Ignorare
oggidì la geoingegneria è un evento impossibile per chi è ancora in vita e
osserva con interesse e preoccupazione lo svolgersi degli eventi. Gli
indifferenti e gli scettici sono persone con poco acume intellettivo, spesso ignave
o depresse (se non direttamente od indirettamente coinvolte in queste pratiche
criminali), oppure semplicemente troppo pavide.
In un
articolo di humansarefree, viene documentato il rinvenimento a terra di fibre biancastre
di composizione sconosciuta cadute dal cielo, nella costa occidentale degli
Stati uniti, ben visibili nelle fotografie.
Il
coinvolgimento della marina militare statunitense è noto alle autorità, si
tratterebbe infatti del famigerato CHAFF, un sistema di impedimento alla
diffusione di onde radar nemiche. Il problema però è che tali fibre sono state
avvistate e raccolte in molte parti del pianeta, non solo in una determinata
zona.
Come
al solito, si parla di esperimenti e non di operazioni estese a livello
planetario, come invece si tratta con tutta evidenza. L’esperimento infatti,
per essere tale, abbisogna di uno spazio neutro confinato o comunque
circoscrivibile, una data d’inizio ed una di fine per poter comparare i dati di
fondo con quelli alterati. Così non è.
Per
tutta la geoingegneria si è parlato per anni di esperimenti di controllo
climatico al contrasto dei famigerati ‘cambi climatici’. Ebbene ciò è
inverosimile: la geoingegneria insiste a livello planetario da decenni ed ormai
è arduo riscontrare un periodo climatico del tutto naturale. Infine, la
geoingegneria è utilizzata per esasperare le condizioni climatiche avverse, non
certo per mitigarle. Siccità, uragani e bombe d’acqua non sono altro che i risultati
tangibili di tanto oscuro e criminale lavorio. Ci si dovrebbe chiedere quindi quali siano
gli obiettivi non direttamente riscontrabili con i sensi?
Nell’articolo,
in lingua inglese, interessanti considerazioni e collegamenti.
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