14/05/18

Il Sacrificio del Principe MORo


Il coinvolgimento di alcuni settori delle istituzioni nel rapimento ed omicidio di Aldo Moro si rende sempre più evidente dalle analisi e dalle ricostruzioni giudiziali di quei tragici giorni. Riporto pertanto un articolo del 2014 che può aiutare a far luce sui reali moventi di quel gesto, sulla cupola esoterica che dirigeva le azioni e in generale sulle motivazioni occulte dei cosiddetti ‘eventi storici’ che i media di regime sottopongono quotidianamente alla nostra dis-attenzione. Si è trattato di un sacrificio augurale e di una secolare vendetta trasversale? L’articolo:

Giunge ora la notizia che  due membri dei servizi segreti si siano adoperati in Via Mario Fani, a favore delle BR, il giorno del cruento rapimento del Presidente Aldo Moro. Sembrerebbe dunque che lo Stato italiano, o parti di esso, abbiano quantomeno assistito all’opera nefasta delle Brigate Rosse contro uno dei massimi esponenti delle istituzioni! Qual'è la verità?

La verità in proposito, ce l’ha suggerita l’Avv. Paolo Franceschetti nel corso dei suoi originali interventi radiofonici, reperibili nel suo blog personale. Qui di seguito proverò a riassumerli in estrema sintesi. Qual è quindi il motivo per cui Aldo Moro è stato rapito e poi ucciso secondo Franceschetti?

Cominciamo dai luoghi: Mario Fani (la Via a lui dedicata che fu il teatro dell'eccidio degli agenti della scorta) era originario di Viterbo (città la cui patrona è Santa Rosa) e fondatore del Circolo di Santa Rosa. Michelangelo Caetani era un pre-europeista nonché noto dantista (la Divina Commedia è il ‘testo base’ dell’ordine esoterico della Rosa Rossa). Nella Via Caetani inoltre (luogo in cui fu ritrovato il corpo dell'on. Moro nel bagagliaio di una Renault Rossa) sono presenti delle antiche targhe di travertino, affogate nell’intonaco, con la dicitura ‘Accademia di Santa Rosa’. Caetani inoltre era la casata del papa eretico Bonifacio VIII, sul trono pontificio al tempo di Filippo il Bello e del processo e strage dei cavalieri templari. Che cosa c’entrano i templari? C’entrano perché il rapimento di MORO avviene a 666 anni dal giudizio ed esecuzione di  Jacques da Molay, l’ultimo comandante dei templari. I templari inoltre, con la loro attività finanziaria, avevano avviato secoli orsono una sorta di unità economica europea di fatto, presenti com’erano in tutta Europa e nel vicino oriente. Luogo dell’eccidio è stato dunque ROMa ed a venire processato ed ucciso è stato il Principe temporale della Chiesa Cattolica romana, il democristiano Aldo MORo.

MORo, MORetti, MORucci … già le assonanze sono parecchie, ne possiamo rilevare una però particolarmente significativa: quella del Principe MOR. Ne LA CITTA’ DEL SOLE di Tommaso Campanella, il Principe MOR è uno dei personaggi che detiene il potere temporale in quel costrutto utopistico che è la Città del Sole, preludio ideale, assieme a L'UTOPIA di Tommaso MORO, alla 'NUOVA ATLANTIDE' di Bacone ed alla ‘Repubblica’ di Platone, di quella costruzione faraonica e di chiara origine esoterica che è la COMUNITA’ EUROPEA. Ricordiamo infine la famosa fotografia in prigionia dell’On. Moro che stringe in mano il quotidiano ‘La Repubblica’, ovviamente. Per ultimo, anche Tommaso MORO viene processato e giustiziato, dopo 55 giorni di prigionia, dopo aver scritto 9 lettere alla figlia. Ricordate le celebri lettere dell’On. MORO dalla sua prigionia durata 55 giorni? Coincidenze? Impossibile.

Per concludere, secondo questa ricostruzione, occorrerebbe quindi inquadrare il rapimento e l’esecuzione dell’On. Moro come un sacrificio propiziatorio per la nascita della futura e nefasta Comunità Europea ed inoltre come atto di vendetta postumo per il processo e l’eccidio dei templari e del loro leader Jacques da Molay. La Chiesa di Roma scomunica e condanna i templari? 666 anni dopo a Roma, i templari condannano il rappresentante del potere temporale di quella stessa istituzione, Aldo Moro, propiziandosi inoltre la continuazione dell'allora nascente programma di unificazione economica europea di antica origine templare.

Ulteriori particolari possono essere recuperati dalle importanti trasmissioni radiofoniche di Paolo Franceschetti. Debbo solo aggiungere di aver personalmente verificato sul posto le rivelazioni dell’Avvocato trovandole assolutamente corrette e pertinenti. L’allusione continua alla Rosa Rossa è, secondo Franceschetti, la firma dell’organizzazione esoterica rosacrociana che impone da sempre i suoi diktat al nostro paese e che si trova coinvolta in tutti i momenti salienti della nostra recente e tormentata storia patria.

3 commenti:

  1. Ho sempre pensato che Moro fosse stato prelevato il giorno prima direttamente dal “posto di lavoro” e portato al Centro Studi Americani di Via Caetani, Università americana la cui entrata principale è in Via…delle Botteghe Oscure…! Il fatto di “Grado LI” grado 51 della massoneria è più che plausibile. E la strana stella pentacolare delle BR? Poca testa e tutto culo come fosse stata ripresa da un “mappamondo” o da un “pallone”. Altro fatto che ho notato da poco le due ESSE sul cartello alle spalle di Aldo Moro. le 2 ESSE sono in realtà DUE CINQUE 55 come il tempo di prigionia prima dell’esecuzione di Moro. Reset

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione: le due esse sembrano proprio due cinque. L'ipotesi di un prelevamento di Moro prima di Via Fani è plausibile e probabile. L'impronta simbolico-esoterica è comunque incontrovertibile. Lo conferma il fatto che le istituzioni non l'abbiano, neppure per caso, presa in considerazione.

      Elimina
    2. Sull'anamorfosi della stella infine, dobbiamo interrogarci. Potrebbe essere anche la sua proiezione su di una sfera.

      Elimina

I COMMENTI RIPETITIVI, VOLGARI OD OFFENSIVI VENGONO RIMOSSI A DISCREZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DEL BLOG