19/01/21

Hannibal ad Portas

 

Da oltre vent'anni stiamo assistendo alla dissoluzione sistematica del nostro paese, usi e costumi, economie e produzioni, ideali e velleità, speranze e amori. Restano in piedi, all'oggi, poche reliquie surrogate, sterili e manipolate nel mondo degli sport meccanici di massa, della produzione nazionale, ormai in mano a multinazionali anonime e fameliche. I campanili sono caduti e Hannibal è comodamente seduto sul trono di Roma.

Il lento declino in cui siamo scivolati non presenta appigli. Il nostro destino è segnato, inutile anche immaginare una qual forma di opposizione che non sia inutile dispendio di energie. Rivolgiamoci al piano spirituale e strettamente individuale, cercando di conservare qualche vera reliquia di un mondo che fu.

6 commenti:

  1. Annibale è alle porte. Non abbiamo più legioni da scagliargli contro. Fine ingloriosa, un po' cercata. Molto subita.

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    1. Forse l'autore ancora nutre una certa speranza, altrimenti non avrebbe scelto questa metafora visto che Annibale nonostante le sue numerose vittorie, alla fine è stato sconfitto.

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  2. Speriamo sia così, magari... Purtroppo però gli ozi di Capua li abbiamo fatti noi, per troppo tempo. Continuiamo pure a farli,in certa misura. Il nemico non dorme mai, invece. Speranza, ultima dea.

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  3. Mauro b. sveglia!
    Dio esiste e al momento stà lavorando alacremente, anche per te.
    Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi!
    Se guardi attentamente al situazione, ti accorgerai che presto ci sarà un grande showdown che sarà l'antitesi del lockdown.
    Annibale sapeva vincere le battaglie, ma non sapeva sfruttare le vittorie, la pazienza è la virtù dei forti.
    Il male e il bene si alternano, fa parte dei cicli naturali.
    Tutti siamo messi alla prova, non lasciarti scoraggiare dalle apparenze negative.
    Presto il Sole risplenderà.

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  4. Un grazie ad anonimo per le sue parole di conforto e di speranza. Fanno sempre bene. Quindi non sono mai sprecate.

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  5. "Rivolgiamoci al piano spirituale e strettamente individuale, cercando di conservare qualche vera reliquia di un mondo che fu." Condivido pienamente. Modificherei solo il tempo del verbo nell'esortazione finale ".... di un mondo che è..."

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