30/07/16

Auschwitz ... e Plaza de Mayo?


Il Vescovo di origine argentina della Chiesa di Babilonia, Josè Maria Bergoglio, si è recato in visita propagandistica ad uso mediatico nel campo di concentramento di Auschwitz, uno dei santuari dell’unica religione obbligatoria rimasta, quella della memoria dell’olocausto, così come correttamente definita da Maurizio Blondet.


Vorrei sapere se con altrettanta melensa contrizione si è recato a Plaza de Mayo a Buenos Aires a dare testimonianza ed a riflettere  su quello che è stato il peggior crimine contro l’umanità della Storia di sempre: la tragedia dei desaparecidos.


Decine di migliaia di ragazzi e ragazze, poco più che maggiorenni, venivano rapiti, torturati ed uccisi barbaramente dalle milizie del regime argentino per futili motivi. Un paese che decimava la sua popolazione adolescente, un crimine senza senso, orrendo, barbarico.

Ciò avveniva mentre Bergoglio officiava da gesuita proprio in quel paese, proprio in quei tempi orribili.

2 commenti:

  1. Ciao Ghigo. Mi pare fosse pure vescovo o qualcosa di simile e ho letto tante testimonianze in merito alla sua complice inerzia davanti a quel genocidio.

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    1. Si Pantos, un giornalista argentino lo accusa addirittura di aver segnalato alcuni religiosi alle autorità del regime di allora. Comunque sia il suo silenzio in proposito è inquietante e deplorevole.

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