Il
Vescovo di origine argentina della Chiesa di Babilonia, Josè Maria Bergoglio, si è recato in
visita propagandistica ad uso mediatico nel campo di concentramento di Auschwitz, uno dei
santuari dell’unica religione obbligatoria rimasta, quella della memoria dell’olocausto,
così come correttamente definita da Maurizio Blondet.
Vorrei
sapere se con altrettanta melensa contrizione si è recato a Plaza de Mayo a Buenos
Aires a dare testimonianza ed a riflettere su quello che è stato il peggior crimine
contro l’umanità della Storia di sempre: la tragedia dei desaparecidos.
Decine di migliaia di ragazzi
e ragazze, poco più che maggiorenni, venivano rapiti, torturati ed uccisi
barbaramente dalle milizie del regime argentino per futili motivi. Un paese che
decimava la sua popolazione adolescente, un crimine senza senso, orrendo, barbarico.
Ciò
avveniva mentre Bergoglio officiava da gesuita proprio in quel paese, proprio
in quei tempi orribili.
Ciao Ghigo. Mi pare fosse pure vescovo o qualcosa di simile e ho letto tante testimonianze in merito alla sua complice inerzia davanti a quel genocidio.
RispondiEliminaSi Pantos, un giornalista argentino lo accusa addirittura di aver segnalato alcuni religiosi alle autorità del regime di allora. Comunque sia il suo silenzio in proposito è inquietante e deplorevole.
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