12/11/19

Piovono fibre plastiche nelle montagne del Colorado - Sulla cosiddetta sindrome di Morgellons


Questo incantevole paesaggio sono le montagne del Colorado, dove un ricercatore chimico ha raccolto campioni di acqua piovana per analizzarli, come riportato da The Guardian. Con sua grande sorpresa ha constatato come nell'acqua piovana si trovino quantitativi significativi di fibre plastiche. Per chi ha una dimestichezza con la cosiddetta sindrome di Morgellons, non sarà difficile scorgerne nette somiglianze con quelle fibre che, negli affetti da tale malattia, fuoriescono dai tessuti interni del corpo umano producendo gravi lesioni epidermiche e pesanti invalidità psico-fisiche.


Dall'abstract della ricerca di , è possibile rilevare come le fibre appaiano di vari colori ben definiti (blu, rosse, argento, viola, verdi e gialle) e, dato che i campioni di acqua piovana sono stati reperiti ad un'altitudine di oltre 3000 metri slm, è possibile dedurre come l'inquinamento da sostanze plastiche non sia appannaggio solo delle aree urbane industrializzate. Alla ricerca di Wetherbee (tecnico governativo) manca ovviamente l'ovvio collegamento con le scie chimiche e la cosiddetta sindrome di Morgellons, scontato dato il luogo, il colore, la dimensione e la forma di queste fibre.

Queste fibre vengono disseminate nell'atmosfera tramite le funeste dispersioni clandestine di materiale bio-chimico note come 'scie chimiche', un'operazione segreta che da oltre venti anni imperversa in tutto il pianeta. Le fibre sono in realtà nano-organismi auto-assemblanti a cavallo tra organico ed inorganico, andando infatti a costituire un ponte inatteso tra la biologia e la robotica, dimensione esistenziale terrifica verso la quale i manipolatori stanno traghettando l'umanità, assieme a tutta la biosfera. Dalle statistiche della cosiddetta sindrome di Morgellons infatti si può rilevare come, tra i malati possessori di animali da compagnia, risultino afflitti anche questi ultimi.

L'aspetto paradossale della cosiddetta sindrome di Morgellons è che il malato rappresenta invece l'individuo sano, l'individuo cioè che respinge il cablaggio forzato di massa, indotto in modo subdolo e disumano tramite l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il cibo che consumiamo. Il malato della sindrome di Morgellons, per sue caratteristiche genetiche peculiari, non tollera questo cablaggio forzato ed espelle dall'epidermide gli apparati che dovrebbero invece collegarsi simbioticamente agli organi interni ed ai tessuti neuronali.

     
Il malato di Morgellons apparterrebbe ad una parte esigua dell'umanità che respinge questa manipolazione genetica di massa nella quale non solo siamo tutti coinvolti ma che sembrerebbe vicina al suo obiettivo finale: modificare la genetica umana con inserzioni robotiche. A nulla o a poco valgono infatti filtri, cure e protezioni. Mi chiedo: gli afflitti dalla sindrome di Morgellons sono gli ultimi homo sapiens?

La biosfera nei prossimi decenni potrebbe apparire simile a quella odierna ma la sua sostanza sarà inevitabilmente e profondamente modificata, dirottata diremmo. Quali saranno le conseguenze di questa terrifica manipolazione non è del tutto noto. Uno degli obiettivi del transumanesimo è proprio quello di interfacciare il nostro substrato biologico con una interfaccia robotica. Nessuno però vorrebbe e dovrebbe farlo senza il proprio consenso.  Link utili:




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