28/07/15

Tramonto della Civiltà Occidentale


 
La Civiltà Occidentale (e come tale indico proprio il vivere comune dei grandi centri urbani) è prossima alla sua fine. Passeggiando per uno qualsiasi dei suoi nodi non possiamo non notare la mercificazione di ogni suo angolo, lo sfruttamento di luoghi e persone per fini monetari, l’attivismo acceso dei venditori e dei venduti. Tutto è stato ridotto a merce, ed a che prezzi! 

Dove non c’è più posto per il sacro (in una sua perentoria accezione laicissima) tutto è di tutti e di nessuno perché tutto è divenuto merce. L’Agorà ed il Foro erano luoghi in cui si venerava il vivere comune, oggi sostituiti dai centri commerciali di periferia … tra un centro commerciale ben fatto però ed un centro città al tramonto è preferibile ormai senz’altro il primo: almeno là il parcheggio è gratis! 

Nella città di Roma (allo sbando finale in questi tempi ultimi e forse non a caso) insiste un enorme ‘buco nero’ (la cittadella del ‘Vaticinio’) con quella figura obsoleta ed ingombrante del Vescovo di Roma: uno dei motori della dissoluzione a livello mondiale. Il Vaticano e la Chiesa di Roma sono (di gran lunga) i più grandi proprietari immobiliari della città: a chi appartiene quindi l'Urbs? Essi ostentano povertà ma maneggiano uomini e mezzi con piglio manageriale, distante e sprezzante. 

La Mercificazione è opera anche loro. Tutto ha un prezzo. Dormire ha un prezzo, mangiare ha un prezzo, respirare infine (vedi la recente tassa sui condizionatori d’aria). I vetusti edifici del centro, che non comunicano certo libertà e democrazia ma perlomeno senso del sacro si, vengono sopraffatti dal ciarpame della produzione di massa. Tutto oggi vive in funzione della compravendita. Il problema è che compra chi ha più soldi. Chi ha più soldi oggi, spesso di incertissima origine, sono gruppi esteri che vanno a monopolizzare alcuni settori specifici. 

Questa ulteriore e ben visibile cessione di proprietà rende il centro città ancora più desolante e surreale. Non c’è nulla di bello in tutto ciò. La Babele odierna rispecchia i voleri dei burattinai che desiderano avere a che fare con un’umanità prona, grigia e rassegnata ma soprattutto acquistabile ... ed a poco prezzo! 

Per estensione, è la civiltà occidentale nella sua interezza che è stata venduta al peggior offerente. E se il ‘sacro’ risiede nel colle del Vaticinio, allora abbiamo davvero perso tutto. 

Credo che quella oscena pastoia di inquinanti, disperati, tecnologia d’accatto e mancanza di etica/estetica prefigurata in ‘Blade Runner’ sia divenuta la realtà.
 
 

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