17/01/16

La Stella Nera di San Giovanni

 
San Giovanni il Battista (ed anche l’evangelista perché per l’esoterista chi o cosa possiede lo stesso nome nello stesso tempo partecipa della stessa natura) è la figura principale di riferimento dell’esoterismo templare e massonico. La dottrina giovannita rappresenta la sapienza ermetica della tradizione orientale e giudea sino al momento dell’era cristica, quella cioè dell’antico testamento. San Giovanni è l’ultimo profeta di una tradizione spirituale antichissima che affonda le sue origini nell’Egitto e in Babilonia e che giunge sino al principio dell’era cristana, passando dalla sapienza del Tempio e mai interrotta, seppur segretamente, sino ad oggi.
 
 
Esistono quindi due tradizioni che si dipanano dall’anno zero: quella cristiana, principalmente essoterica, e quella giovannita, esoterica e sapienziale. Entrambi i suoi capostipiti sono stati grandi innovatori, entrambi periti di morte violenta. Fu però Giovanni che riconobbe il Cristo e lo battezzò, iniziando quindi lui il suo cammino spirituale ed ecumenico.
 
 
Secondo Chistopher Knowles, il significato occulto del brano ‘BlackStar’ di David Bowie è una specie di testamento che sottolinea la sua missione terrena di araldo del credo esoterico/cabalistico di origine giovannita.
 
 
La testa dell’antico astronauta, venerata ad opera di una oscura officiante, sarebbe quindi la testa del Santo e la Stella Nera sarebbe in definitiva proprio San Giovanni e Bowie lo avrebbe denunciato sventolando davanti alle stelle il suo vangelo nero stellato, come un evangelista apocrifo ed oscuro, dell’altro lato della luce, quella solare, oscurata infatti da una eclissi in grado di mostrare la realtà dei fatti e l’inganno e l'impostura della crocifissione e della figura marginale del Cristo e della Trinità.
 
 
Bowie compie nel videoclip il cammino dell’iniziato, in principio cieco ed infine araldo del vero credo. La sua veste, già indossata all’epoca di ‘station to station’ allude sia alle stazioni del calvario che al percorso cabalistico che l’esoterista compie tra le sephirot dell’albero della vita.
 
 
Per concludere mi sembra palese come Bowie sia stato un performer (magari anche partecipe ed in qualche modo consapevole, a differenza dei più) di una sceneggiatura antichissima e preponderante nel pianeta del POP (la Terra di questi tempi ultimi), chissà perché profondamente intriso di riferimenti occultistici e cabalistici.
 
 
Interessanti come sempre i raffronti sincronici di Knowles e le sue conclusioni frutto di notevole intuizione. Sembra infatti che la data della morte di Bowie sia stata chiaramente anticipata all'interno di una sua opera discografica recente. 
 
Il suo articolo, QUI.   Vedi anche, Morte di una Stella Nera .
 

5 commenti:

  1. Caro Ghigo, qui a Londra e’ in pieno svolgimento la celebrazione di una vera e propria ossessione di massa nei confronti del defunto. Non c’e’ giornale che non pubblichi ogni giorno memoriali su Bowie, non c’e’ vetrina che non esponga una sua immagine, la tube trabocca di messaggi di saluto allo starman, che pare sia il piu’ amato tra i molti alter ego che hanno costellato la carriera di Bowie, nato Jones in quel di Brixton, una della aree piu’ depresse di Londra, attualmente popolata al 70% da neri.
    A fasi alterne articoli evidenziano le esperienze gay di Bowie come particolarmente formative per la sua personalita’ di artista, mentre altri rilanciano riportando memorie di centinaia di donne belle e famose (o no) con cui ha avuto relazioni sessuali. A contarle, parrebbe che il povero estinto passasse tutto il suo tempo ad accoppiarsi, senza distinguo.
    Persino il sindaco uscente Boris Johnson ( di prestigiose origini) ha rilasciato iperboliche dichiarazioni in cui rivendica per Londra uno straordinario lascito di creativita’ e avanguardismo da parte di Bowie.
    Ognuno rivendica la sua interpretazione sulla vita e l’opera di Bowie, e il suo ultimo lascito confonde ancor piu’ le acque. Il video di Blackstar e’ parecchio disturbante e credo valga la pena di leggere direttamente le parole del regista che l’ha diretto, anziche’ affidarsi a interpretazioni di terzi.
    http://noisey.vice.com/en_uk/blog/david-bowie-blackstar-video-johan-renck-director-interview
    Notare anche il background del regista, che e’ un estimatore di Crowley, e quindi addentro alla conoscenza del simbolismo Magick.
    Purtroppo non ho ritrovato l’altra intervista che ho letto lo scorso mese dello stesso regista il quale, all’indomani dell’uscita del video in dicembre, liquidava con parole taglienti l’interpretazione di alcuni che in Blackstar vedevano un richiamo e una conclusione con le vicende di Major Tom in Space Oddity.

    Bowie non si aspettava di morire cosi’ presto e aveva gia’ ultimato altri 5 pezzi per un ulteriore lavoro, riporta il produttore e amico Tony Visconti. Probabilmente aveva concepito idee per altri video, visto che per lui la fase concettuale di creazione musicale andava di pari passo con la visualizzazione, sia sul palco che in video. Ed era talmente attento al messaggio visivo che seguiva con particolare interesse il percorso comunicativo di internet. Vale la pena di riascoltare le sue parole in questa intervista del 1999 a Jeremy Paxman, anchorman di punta della BBC, in cui dichiara , tra l’atro, che internet e’ una forma di vita aliena.
    https://www.youtube.com/watch?v=FiK7s_0tGsg

    Is there life on Mars?

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    1. Ottimi suggerimenti e interessanti precisazioni. Il parere degli autori è senz'altro importante ma è spesso inficiato da un qual vincolo di segretezza. Le integrazioni 'esterne' sono quindi, per me, comunque utili ed interessanti.
      E' chiaro come non si tratti di 'solo canzonette' ma si sia utilizzato il medium videoclip per veicolare messaggi esoterici ed occultistici. I riferimenti a Crowley ed alla Golden Dawn sono stati espressamente ricordati da Bowie stesso in alcune sue interviste reperibili su youtube. Dato che quasi tutti i grandi personaggi del POP sono debitori in qualche modo alla MAGIA NERA, occorrerebbe riflettere sul suo ruolo nel secolo appena passato e su quello nell'era attuale.
      Ultima riflessione: Internet è una forma di vita aliena? Potrebbe essere senz'altro! Con Google e Facebook nelle funzioni delle cortecce celebrali del linguaggio e della memoria...che dire? L'epopea terrestre di Bowie ci narra nel dettaglio di un progresso dell'occulto in dimensioni POP: un credo antichissimo tradotto al 'NEON'. Non sono solo canzonette, questo è certo.
      Ciao e grazie, vado a leggermi subito l'articolo su Renck.

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    2. Per un curioso sincronismo, una amica mi ha segnalato poco fa due video di Bowie del 2013 che io non avevo mai visto ma che in qualche modo anticipano le tematiche di Blackstar e Lazarus. Ti passo la segnalazione sui 2 video che sono Valentine's day e The Next day (explicit). Quest'ultimo video e' vietato ai minori e molto molto esplicito. Direi pulp.
      Valentine's day , che allude neanche troppo velatamente a Lucifero, presenta un Bowie inedito nel senso che e’ letteralmente orrendo, il che e’ strano per un uomo, come lui era, dedito al culto del proprio aspetto esteriore.

      Infine, sul tema della morte di Bowie, una curiosa analisi numerologica

      http://countdowntozerotime.com/2016/01/11/david-bowie-exposed-satanist-and-practitioner-of-kabbalah-is-dead/

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    3. https://vimeo.com/66084870

      riporto il link del video di The Next day xche' su you tube e' spesso censurato

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    4. Però ... che atmosfera pesante! In effetti questo video è quasi sconosciuto. Ne consiglio quindi anch'io la visione e ringrazio davvero Avalon Carr per la preziosa segnalazione.
      Bowie sembra un 'castigatore dei costumi' ma la scena corre sulle sue note ... ciao

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