03/10/17

Antichi e Nuovi Testimoni di Verità Perdute


Curioso destino, nei secoli, ha avuto l’antico testamento. Ritenuto per millenni fonte unica ed indiscutibile di verità, il suo contenuto letterale è stato poi pian pianino traslato nel mondo delle allegorie e delle metafore, ritenute il mezzo necessario per rappresentare e comunicare l’irrazionalità della fede. Oggi, infine, è stato nuovamente considerato come portatore letterale di verità, alla luce di originali lavori di ricerca (ad opera di autori come Freixedo e Biglino) e divulgazione.

Grazie alla meticolosa comparazione con altri testi antichi, provenienti da altre regioni del mondo, ed allo scrupoloso mantenimento del significato letterale del testo, si è potuto ricostruire, spesso anche nei dettagli, la sorprendente relazione esistita tra una congerie di popoli nomadi ed una schiatta di singolari personaggi definiti Elohim.


La ricostruzione del significato dell’insieme e del senso ultimo del racconto antico testamentario era sotto gli occhi di tutti coloro che potevano accedervi. Fino a pochi decenni orsono infatti, la Chiesa di Roma proibiva non solo la lettura indipendente della Bibbia ma addirittura il suo semplice possesso! Sostanzialmente consci invece dell’evidenza biblica erano gli esegeti ebraici, abituati da sempre ed incoraggiati alla sua lettura diretta.

Ulteriore conferma dell’esattezza del testo biblico perviene inoltre dai contenuti delle ipnosi regressive esoteriche. L’esistenza e l’impronta dei rettiloidi Anunnaki, la loro egemonia terrestre durata millenni, il loro ruolo determinante sull’esistenza del genere umano attuale e di tutti gli ominidi che ci hanno preceduto.


In questa ipnosi condotta dall’ottimo Lucio Carsi, emerge un altro contenuto tenutoci nascosto per secoli: l’esistenza sul pianeta dei cosiddetti giganti - ominidi dall’altezza notevole (dai 2 ai 6 metri) - utilizzati come schiavi assai poco coscienti per lavori edili od agricoli al servizio degli Elohim.

La creazione del sapiens (più minuto ma più dotato intellettualmente) è dovuta dalla necessità di disporre di uno schiavo più cosciente e duttile, sebbene più delicato e debole. Buon ascolto.

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