Le statistiche criminali ci dicono che quasi 4 stupri su
10 sono commessi da stranieri. Tantissimi, ancora di più se si pensa che i non
italiani rappresentano solo l'8 per cento della popolazione. Inutile voltarsi dall'altra
parte e fingere di non vedere: la realtà è lì con tutto il suo peso a
travolgere facili teorie buoniste, ingenue come le favole, quelle del ‘migrante
di necessità’.
L'indagine condotta da Demoskopika, elaborando le tabelle del Viminale, compone un quadro purtroppo inquietante: nel quinquennio 2010-2014 il 39 per cento delle violenze sessuali è stato compiuto da stranieri contro il 61 per cento opera di italiani.
Deportare decine di migliaia di giovani maschi in
territori che non gli appartengono per culture e tradizione porta anche a
questo. Eclatante è il caso della povera Svezia: da uno dei paesi più sicuri
per le donne, è schizzato ai primi posti per la pericolosità legata alle
aggressioni sessuali al mondo!
Qualcuno dovrà pagare per questo e non dovranno
essere solo gli stupratori ma chi ha ideato, permesso ed incoraggiato quella
deportazione di massa definita in modo ignobile ‘migrazione’. Vescovo Bergoglio in primis. Lo scontro di etnie in Europa è uno degli obiettivi (raggiunto) dei manipolatori.
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