La
salvezza dell’anima è stata da sempre una priorità per popolazioni anche molto distanti
tra loro fisicamente e temporalmente. Lo sciamanesimo individuava (ed individua
ancora oggi) la causa delle malattie nella predazione dell’anima o nel suo non
corretto allineamento con il corpo. Alcune delle medicine contemporanee più
evolute ricominciano a considerare l’interezza dell’individuo e la salvaguardia
degli aspetti più immateriali ed indefinibili della sua natura come la giusta
via per ricostruire un equilibrio perduto. Pochi decenni addietro, nella nostra
civilissima Europa, le popolazioni erano pronte a donare tutto il loro sudato patrimonio
terreno pur di ottenere la salvezza dell’anima tramite la compravendita delle
indulgenze: pagamenti materiali per ottenere una purificazione immateriale da
ostentare poi post mortem al demiurgo
di turno come lasciapassare per lidi felici e paradisiaci.
A
monte della sua salvezza vi era ovviamente la sicurezza della sua realtà. Solo
da pochi decenni le genti planetarie sono state indirizzate (programmate) a
disconoscere tale presenza ed a riconoscere invece come valide le uniche vie
per la salvezza personale: le mille seduzioni delle tecnologie e della materialità.
Annullando
la coscienza di possedere un’anima (o meglio di convivere con essa) tutto
diviene lecito per procurarsi il benessere materiale ritenuto erroneamente l’unico
possibile.
Tralasciando
le interessanti e necessarie ipotesi millenarie sulla natura dei predatori,
alieni o demoni che siano, possiamo riflettere su come attuare una valida
protezione dalle manie predatorie dei mostri senz’anima.
La
psicoanalisi europea, a partire dai primi decenni del secolo scorso, ha
cominciato a colmare la lacuna aperta dal positivismo scientista offrendo una
visione decisamente innovativa del nostro mondo interiore. S. Freud e C.G. Jung
hanno felicemente connesso le ricerche occidentali con la sapienza greca ed
orientale, riuscendo a ricongiungere un discorso perduto e frammentato in un’unica
visione che percorre la storia dell’umanità.
La
psicoanalisi ‘classica’ offre senz’altro la possibilità di effettuare un
viaggio introspettivo unico ed avvincente. La supervisione del terapeuta
concede al navigatore di procedere oltre superando ansie e timori.
Alla
psicoanalisi si sono associate poi molte validissime pratiche di ricongiungimento
alla propria parte animica che destano interesse e curiosità. Alcune di loro
prendono il via da antichissime dottrine orientali mentre altre sono il frutto
rielaborato delle visioni psicoanalitiche occidentali.
L’introspezione
però può avvalersi anche di un metodo personale ed originale. L’auto-interpretazione
dei sogni poi dona sorprese a non finire. Occorre senz’altro una conoscenza del
codice espressivo dell'anima e del modo archetipico di comunicare che tale sfuggente realtà utilizza. Spesso la figura del terapeuta o dell’esperto è
indispensabile per ottenere quel salto di qualità necessario alla propria
introspezione.
Conoscere
se stessi è il modo migliore per preservare se stessi. L’uomo è un sistema
aperto in continua evoluzione e scambio di informazioni con il suo ambiente
ed i suoi simili. Non è un sistema
meccanico. E’ dotato di immaginazione e creatività, doti che si tenta di
imbrigliare ed occultare in tutti i modi.
La
società in generale tende ad isolare e rendere inadatto chi si avventura in
lidi prolifici ed immateriali ed occorre allora ricordare l’adagio di W. Turner:
‘esiste una differenza enorme tra la solitudine e il sublime distacco’.
Purtroppo
il distacco necessario alla propria scoperta non è sempre possibile. Le
contingenze impediscono spesso il viaggio a ritroso nel tempo che abbisogna
invece di pace e serenità. Tuttavia ogni occasione non va sprecata e la
soluzione ai nostri problemi è proprio dentro ognuno di noi ed alla portata di
tutti.
Se il
fine delle tante operazioni di annichilimento della biosfera e di diffusione di
menzogna è quello di rendere agevole la predazione della nostra parte animica, allora la
difesa migliore da porre in essere sarà quella interiore. Impedire l’accesso ad
estranei nel nostro mondo interiore la chiave per impedire ulteriori
inasprimenti delle condizioni ambientali in cui viviamo.
Ad
ognuno spetta un grande compito nel luogo più misconosciuto: noi stessi. Novelli
Teseo dobbiamo imparare ad orientarci nel labirinto e comprendere che il
terrifico toro in realtà siamo noi.
per approfondire:
Nessun commento:
Posta un commento
I COMMENTI RIPETITIVI, VOLGARI OD OFFENSIVI VENGONO RIMOSSI A DISCREZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DEL BLOG