04/02/16

Ominazione senza Evoluzione

 
 
Ormai quella dell’Evoluzione delle Specie è un’ipotesi scientifica come un’altra. Per decenni è stata ritenuta invece l’unica spiegazione possibile per giustificare, soprattutto, la presenza ingombrante dell’homo sapiens su questo pianeta. E’ stata rimaneggiata, integrata e difesa ad oltranza (tant’è che si insegna ancora nelle scuole pubbliche) ma il suo tempo sta definitivamente tramontando.
 
Gli unici che vi si opponevano, ai suoi albori, furono i cosiddetti creazionisti. Costoro si rifacevano pedissequamente alle sacre scritture, non volendo quindi cedere all’idea di un Dio munifico, giusto e datore di vita, di tutte le vite sul pianeta.
 
La teoria dell’evoluzione subisce bordate da ogni disciplina che si occupa dell’uomo, dall’antropologia sino alle scienze biologiche più avanzate. Cosa hanno scoperto? Essenzialmente che: 1) il DNA non muta mai ma rimane identico a se stesso a meno che non sia stato intenzionalmente manipolato2) L’homo sapiens compare all’improvviso sulla scena terrestre senza possedere ‘antenati’ credibili.
 
 
Sono delle affermazioni non da poco! Esse avvallano la teoria creazionista, donandole un solido conforto scientifico. Resta ovviamente valida la teoria della Selezione degli estremi, che giustifica così l’assottigliamento delle varianti e l’adattamento delle specie all’ambiente naturale.
 
La comparsa e la scomparsa devi vari ominidi quindi rappresenta un percorso inspiegabile. Dall’homo abilis a quello erectus, sino a giungere all’homo sapiens, accadono una serie di sorprendenti sostituzioni che non hanno ragione apparente se non un qual affinamento di alcune caratteristiche peculiari alla razza ‘homo’, quali la capacità di astrazione e quella della comunicazione, a scapito però di qualità tattiche più ‘utili’ in un contesto naturale selvaggio.
 
I vari ominidi quindi si sono susseguiti come loro malgrado, come sostituiti a se stessi in relativamente poco tempo. L’homo sapiens poi (noi) è uno dei più gracili e privo di pelliccia, davvero uno strano essere che, fin da subito, mostra una propensione irresistibile per l’artificio, per il superamento dei suoi limiti naturali, una tensione ‘cosmica’ all’astrazione ed all’esplorazione, una specie di sindrome di Ulisse.
 
 
Immaginare, anche alla luce dei recenti studi delle antiche letture, un intervento esterno al corso evolutivo dell’homo non è più solo un’ipotesi balzana ma una teoria sempre più concreta. In fondo i creazionisti lo sapevano da sempre e le scritture sulla Genesi non facevano altro che riportare fedelmente ciò che era stato acquisito nei tempi dei tempi.
 
Le ricerche e le scoperte di Michael Tellinger poi chiudono il cerchio. La scoperta di decine di migliaia di abitati nell’Africa dell’oro e dei diamanti risalenti ad oltre 100.000 anni orsono, convaliderebbe la tesi secondo cui l’homo sapiens sarebbe stato elaborato per l’estrazione dei metalli preziosi ad uso di una razza evoluta (questa si) e predatrice.
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13 commenti:

  1. Nota Michael Tellinger: “Le tavolette sumere descrivono per esteso i primi insediamenti umani ed un’attività di estrazione aurifera in una terra chiamata Abzu, la terra sotto l’equatore. I collegamenti tra civiltà sumera e Sud Africa non possono essere ignorati o cancellati e possono essere rintracciati etimologicamente nei nomi e nelle origini delle popolazioni indigene. La prova più evidente, che, però, non è mai stata spiegata, è la parola Abantu, il nome comunemente usato per i Neri sudafricani. Secondo lo sciamano, Credo Mutwa, il termine Abantu deriva dalla dea sumera Antu e significa “i figli o la gente di Antu”.

    Sempre Tellinger osserva: “Il Calendario di Adamo è situato lungo la stessa linea longitudinale di 31 gradi dove sorgono il complesso di Great Zimbabwe e la Grande piramide di Gizah. Tre dei suoi monoliti erano allineati con il sorgere in orizzontale della cintura di Orione, quando questa si elevava all’orizzonte almeno 75.000 anni addietro. Il più recente calcolo astronomico suggerisce che l’ultima volta in cui la Cintura del Gran cacciatore si sarebbe elevata in orizzontale in quel luogo fu intorno a 160.000 anni fa. Il monolito coricato, posto sul cerchio esterno, ha la forma della testa del dio egizio Horus e ricorda anche i volatili scolpiti in cima ai pali di Great Zimbabwe.”

    Scrive Adriano Forgione: “L’Università di Stanford in California ha appurato che gli esseri umani moderni ebbero origine in Africa meridionale più che in Africa orientale, come generalmente si supponeva”.

    Le ricerche di Johan Heine, riprese e divulgate da Tellinger, paiono confermare le ipotesi del pur controverso Zecharia Sitchin circa una presenza nell’Africa australe (Abzu) di genti, dalle notevoli conoscenze, dedite soprattutto allo scavo di pozzi per ricavarne oro ed altri metalli. Lo studioso azero reputa che Homo sapiens sapiens fu creato circa 250.000 anni addietro proprio nell’Africa meridionale. Inoltre Sitchin et al. citano gli Igigu che, alle dipendenze degli Anunnaki, lavoravano di gran lena nelle miniere, come rievocato da certi miti sumeri, ma questa è un’altra storia…

    Ciao

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    1. La creazione di uno schiavo perfetto con telomero ridotto ... è la sceneggiatura di Blade Runner da leggersi al contrario, nella quale i replicanti ribelli siamo noi. Cacciati del Gan-Eden per sopraggiunta consapevolezza e poi abbandonati al loro destino? Ed oggi, chi sono i manipolatori? Rimpiangeremo gli Anunnaki? Ciao

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  2. La foto del mostro te la potevi risparmiare. Adesso mi tocca rimettere il sito in quarantena, troppi effluvi fluidici venefici.

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    1. In effetti, l'ominide tanto ricercato (l'anello mancante) ce l'aveva sotto mano ...

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  3. Ciao Ghigo, quella della manipolazione genetica è un'ipotesi assai interessante ma mi lascia ancora aperto il dubbio se queste ipotesi sulla manipolazione siano in grado di spiegare anche la differenziazione delle varie razze umane e lato mio non credo che nasca dall'adattamento.

    Tornando sempre alla Bibbia che continua ad essere la Fonte di tutto cito ...

    e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e dominatela, e soggiogate i pesci del mare, gli uccelli del cielo e ogni vita che si muova sulla terra” (Genesi, 1, 28).

    Mi sembra che ci siamo, obiettivo raggiunto ... purtroppo per noi

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    1. Ti consiglierei in proposito la lettura del buon 'I Geni Manipolati di Adamo' di Pietro Buffa (il link è nel post). L'obiettivo è raggiunto, ma poi cosa succede? Ciao

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    2. Grazie Ghigo Battaglia, il libro suggerito parla della differenziazione delle razze? Fammi sapere prima di acquistarlo.

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    3. Leggendo l'indice parrebbe che non si tratti di questo problema non secondario per mantenere in piedi un'ipotesi. Sono largo di vedute ma non passa tutto, ho letto anch'io Sitchin e Biglino, ma prendere tutto alla lettera i testi scritte da civiltà antiche alquanto differenti per cultura e tradizioni da noi è equivalente ad una estrapolazione statistica. Ad ogni modo aspetto tua conferma sul testo di Buffa. Grazie

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    4. Da Wikipedia:

      C'è ampio consenso in ambito scientifico nel ritenere che il termine razza sia inutilizzabile se riferito all'uomo, questo sebbene il suo uso continui da parte di alcuni scienziati in varie accezioni e significati (ad es. viene utilizzato in alcune branche dell'antropologia come l'antropologia forense). Mentre alcuni ricercatori lo usano per operare distinzioni all'interno di insiemi sfocati di tratti caratteristici, altri ritengono che il suo uso sia semplicistico e ritengono che per gli uomini il concetto di razza non abbia alcun significato tassonomico considerato che tutti gli umani appartengono alla stessa specie, l'Homo sapiens sapiens. Nel caso dell'uomo si ritiene che le categorie razziali siano costrutti sociali, e che i gruppi razziali non possano essere biologicamente definiti.

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    5. Ok Ghigo forse mi sono espresso male per razza intendevo la diversità di esseri umani tra caucasici, australi, asiatici, etc.

      Ad ogni modo il libro non spiega perchè esista tutta questa diversità e non credo assolutamente che derivi da un ceppo africano che poi muta cambiando ambiente (lo stesso tuo articolo afferma che il DNA non muta), e in secondo luogo mi sembra una contraddizione sostenere un'ipotesi alternativa appoggiandosi a wikipedia (la stessa che non alcun dubbio sulla sfericità della terra, o che le scie chimiche non esistono ...). Temo che entrambi abbiamo perso l'occasione di approfondire un argomento ancora poco chiaro. Ciao.

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    6. Si, immaginavo che quella era l'accezione che indicavi. Il concetto di razza è inapplicabile all'uomo. Continuiamo a cercare ...

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  4. Il fenotipo cambia, ma il genotipo no. Le differenze tra i vari gruppi si potrebbero spiegare con una diversità primigenia: gli RH negativi appartengono ad un ramo a sé stante. Sono i biblici figli di Seth?

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    1. L'Rh negativo è probabilmente una genesi antecedente (la seconda?) a quella attuale (la quarta?). Secondo me stiamo assistendo alla grande preparazione per la quinta ... che purtroppo non ci vedrà protagonisti, temo. Ciao

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