12/04/18

Libertà individuali e Leggi dell'Ammiragliato


Ve ne siete accorti? Come individui contiamo poco o nulla. Con la scusa della democrazia, ci hanno costretto a condurre le nostre esistenze in un recinto precostituito, organizzato secondo le loro leggi e condizionato dalle loro esigenze. La classe dominante (occulta o palese che sia) continua così ad imporre i suoi desiderata indisturbata, dietro la finzione democratica. Quando la superpotenza statunitense intendeva esportare la democrazia, in realtà voleva solo allargare quel recinto.

Come esempio possiamo citare il recente e mortifero governo Monti, considerato da molti, a ragione, un vero e proprio colpo di stato autoritario. Qualche individuo ha tentato di denunciare l’enormità della cosa alla magistratura, raccogliendo un nulla di fatto prevedibile. Le forze dell’ordine e l’apparato giudiziario infatti servono solo a mantenere saldo lo status quo, contro i voleri dei dominati (noi).

Parlare di diritti quindi facendo riferimento a leggi, trattati e carte costituzionali non ha alcun senso. Le leggi, i trattati e le carte costituzionali sono stati redatte proprio per impedire agli individui di far valere i propri diritti universali. Prova ne è l’orrida nostrana carta costituzionale, propagandata come ‘la migliore del mondo’ ed invece straboccante di concetti inaccettabili ed antilibertari.

Dalla ferale bolla papale ‘Unam Sanctam Ecclesiam’, sino agli odierni trattati transnazionali, il percorso seguito appare chiaro: impedire il risveglio delle masse, impedendo ai singoli individui di conoscere la verità sul vero loro ruolo nella società degli uomini e le varie leggi che lo impediscono. Utilissimo in proposito, guardare questo video, semplice ed illuminante:



6 commenti:

  1. Ecco cosa significa non studiare, non aggiornarsi. Avere interesse soprattutto per il proprio stomaco e per il sesso.
    L'hanno inventata bene sti farabutti di papi.
    Essere succubi delle loro menzogne, per secoli e millenni. Da non credere. Ma tutto vero purtroppo.
    C'è gente che si beve proprio tutto, come la fiaba della terra piatta, come quello scemo dell'altro giorno, che ha osato attaccarmi e offendermi senza che io mi sia rivolto a lui. Ecco cosa siamo: dei polli in batteria. Davanti a noi vediamo solo le sbarre che delimitano la nostra prigione.

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    1. Vedere le sbarre è già un grosso risultato! Non sottovalutiamo il sesso come forza liberatrice, non quell'agitazione corporea compulsiva proposta dai media o dai fricchettoni new age ma quell'aurea e primordiale energia creatrice di una coppia che si ama. Anche sul cibo farei alcuni distinguo. Ci nutriamo di simboli. Alcune forme di nutrizione sono percorsi di illuminazione se condotti con coscienza e presenza. Ciao

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    2. Quello che dici è vero e lo condivido pienamente. Il problema è che solo una parte esigua dell'umanità è in grado di "vederci chiaro". L'uomo evolve così lentamente che fa in tempo a fossilizzarsi ed estinguersi. Da quel poco di falsa storia che conosciamo, io vedo l'illuminazione del disfacimento.

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    3. In effetti, il cammino è duro, la finestra d'uscita piccola, il tempo pochino.

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  2. Bellissima anche l’analisi nel video del film the martian, dove Matt Damon alla fine dichiarandosi scherzosamente come pirata dello spazio sembra anche rievocare velatamente alla qualità pressoché smarrita della pura immaginazione creatrice, dell’ideazione immaginifica come utile strumento idoneo a piegare la griglia monocorde (appunto le sbarre eteriche) di una dimensione aridamente preordinata per l’adempimento di finalità solo strumentali.
    Siamo individui straordinariamente declassati e continuamente sottoposti ad una forma di raggiro epocale, che intende riqualificare l’uomo come una miserrima sottocategoria esistenziale: consumatore-cavia.
    Tale ordinamento civile, civile non è affatto ma risponde alle esigenze aberranti di un organizzazione verticistica il cui apice volge verso il basso, dove attinge alla più profonda essenza del male.
    L’attuale stato di cose sembra costituire un’irrimediabile corruzione dell’intelligenza, il cui intuito è prevalentemente ribaltato in occasione di furbizia, del tutto antitetica alla sana ingenuità; che non indica affatto un’idea di sprovvedutezza.
    Nell’ingenuitas è riposta la radice maggiormente profonda dell’essere da cui trova sostentamento l’animo stesso, traendo la massima vitalità e motivo di gioia nell’avvenimento dell’incanto (stupore) : qualità agente che procura alle occasionali conformazioni di base che definiscono e delimitano l’identità umana presente, (una fragile commistione di grandezza e infermità, così come di delirio e contemplazione) qualcosa di estremamente unico e prezioso e che la brutale standardizzazione tecno-pop, senza remora alcuna, intende corrodere definitivamente.

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    1. La radice infantile della gioia assoluta è semplicemente meravigliosa. Perderla un grave abbaglio. Ciao

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