11/04/19

Antartide e Marte: le nuove frontiere mediatiche


Due sono i luoghi immaginari su cui si è concentrata ultimamente la propaganda di regime: Marte e l'Antartide, luoghi dell'immaginario collettivo fino a pochi mesi orsono considerati inabitabili e sterili, paragonabili a siti infernali. Ultimamente, grazie alle mirabolanti conquiste scientifiche (che, chissà com'è mai, scoprono tutto tranne il modo di assicurare a tutti gli esseri umani sul pianeta Terra un'esistenza decente) si scopre che non sono poi così male. Su Marte c'è acqua, ghiaccio, metano, forse azoto ... in Antartide un lago meraviglioso di acqua dolce abitato da crostacei ... insomma luoghi potenzialmente abitabili, desiderabili, su cui concentrare giustamente gli sforzi della scienza e della tecnica per studiarli e forse, chissà, un giorno abitarli.


Peccato che, come le migliori favole, sia tutto frutto di propaganda. Non sappiamo ancora com'è fatto il supporto su cui viviamo da centinaia di migliaia di anni, figurarsi ciò che c'è laggiù e la fuori. Si tratta di propaganda, per molteplici usi: rendere indispensabile la ricerca di regime (veicolando quindi milioni di soldini in quella direzione mediatica), continuare ad imporre il primato della scienza fine ottocentesca (ormai bellamente superata) su cui poggiano gli attuali sistemi di potere, dirottare l'attenzione pubblica, fornendo un traguardo lontano ma auspicabile benché immaginario. Insomma: farsi belli verso l'opinione pubblica per continuare ad inebetirla e predarla di preziose risorse mentali ed economiche.       

6 commenti:

  1. Che schifo di mondo. Non vedo l' ora di lasciare questo posto. L' avrei gia' fatto tanti anni fa' ma non ho il coraggio.

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    1. Per lasciar questo mondo, prendi tempo! C'è da capire il senso perché è così. Bisogna imparare una cosa fondamentale prima di andarsene, la tragicità per certi versi comica di ciò che ci aspetta oltre il 'velo'.

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    2. Probabilmente là ci sono sempre loro, che tentano di farci ritornare qui, magari con la scusa del karma o con chissà che altro inganno.
      Forse, solo prendendo coscienza del gioco e continuando a cercare senza posa risposte e tasselli di verità per ricomporre un certo puzzle, riusciremo a cambiare pista, livello o realtà. Forse. Ma il mio cuore andrebbe ugualmente a chi rimane in questa dimensione, alle creature più indifese ed innocenti, non necessariamente solo umane, nelle mani di quei mostri di malvagità...
      Se può interessare, ho trovato interessante questo video di Bergamaschi del team di Grifasi: https://www.youtube.com/watch?v=xSXarlja62g e questo di Biglino https://www.youtube.com/watch?v=azDWljE6nBw.
      Che mistero insondabile l’Esistenza…

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    3. Un mistero che può essere affrontato anche con la potentissima arma dell'ironia, un'arma senza filo ma davvero confortante. Archiloco ci ha insegnato che l'eroismo non è niente senza ironia, appunto.

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    4. E' proprio cosi' come dite

      Anonimo e Ancor cosi' come Wegan

      Ottime riflessioni

      Dietro al fatidico velo inizierebbe la nostra vera Odissea...qui tra molteplici difficolta' approntiamo solo il naviglio che ci sara' utile per affrontare la navigazione nel vastissimo oceano astrale

      Archiloco era ironico certo ma alla fine e' pur sempre morto in battaglia

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  2. Primo sito italiano su Tartaria:
    https://tartaria.video.blog/

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