10/12/19

Mannaia giudiziaria sui Nanopatologi


La mannaia giudiziaria si è accanita sulle risorse informatiche (anche private) dei Dottori Stefano Montanari e Antonietta Gatti, della Nanodiagnostic di Modena. Come è già accaduto nei confronti di altri ricercatori indipendenti, con una scusa risibile si provvede al sequestro dei mezzi informatici relativi al laboratorio ed alla vita privata. Facile comprenderne il motivo. Chi scopre che nei vaccini è contenuta spazzatura neurotossica sottoforma di nanoparticelle rappresenta un pericolo per le istituzioni di controllo ed avvelenamento della popolazione umana. Viene così utilizzata l'arma giudiziaria del sequestro e della sottesa calunnia. A pagare non sarà quindi mai nessuno. Questo è lo stato in cui viviamo, questi i gradi di libertà concessi, questo il senso italiano della libertà di espressione, ricerca, divulgazione. E poi tuonano contro l'evasione fiscale? Per mantenere chi?


Lo stato italiano sta veramente sconfinando ben oltre i limiti concessi dai diritti umani e dalla decenza. Sta avvelenando la sua popolazione (soprattutto quella infantile), sta martoriando le classi sociali più deboli con una tassazione crudele ed ingiusta mentre premia gli alti burocrati, non assicura giustizia se non ai più abbienti ed inseriti dei suoi sudditi. Qui occorre un resettaggio totale, un'azzeramento di tutte le cariche dirigenziali, un commissariamento totalitario. Occorre fissare un tetto (basso) alle retribuzioni pubbliche e rifare tutti  i concorsi dirigenziali e universitari con una commissione internazionale indipendente. Ne rimarrebbero ben pochi!    

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