Perché il caso Craxi fa ancora tanto scalpore, impedendo di avere un quadro neutrale e sereno di quanto accaduto? Perché sostanzialmente nulla da allora è cambiato. I media di regime cianciano di prima, seconda e terza repubblica ma il malaffare è sempre lo stesso. Le piramidi di potere sempre le stesse. Sono cambiate le facce, le epidermidi ma il nucleo dirigente no. Chi comanda in Italia e nel mondo allora, detiene saldamente il potere oggi e lo fa da tempo immemore.
La famosa piramide del congresso socialista, ideata da Panseca, esponeva in modo diretto e chiaro chi comandava allora, chi muoveva le fila dei burattini posti alla sua base. La rosa rossa imperava anche sotto forma del più modesto garofano. Oggi come allora, allora come sempre. Ecco la piramide con l'occhio, il piano sovrastante, quello propriamente disumano. Craxi in fondo non è stato un martire perché si è ritirato, già molto malato, a vita privata. Non ha pagato per le sue colpe, peraltro le colpe di tutti, allora come oggi, oggi come sempre.
La visione del film di Gianni Amelio impensierisce perché non riesce a trovare una conclusione valida e razionale alla vicenda, dovendo infatti ricorrere alla surrealità fiabesca e onirica per finire una sceneggiatura invero attenta e storicamente corretta. Un film comunque da vedere per rendersi conto di cosa non appare. Cosa non è possibile ancora oggi mostrare per poterlo definire, giudicare, soppesare. Un capitolo della storia d'Italia ancora aperto ed attualissimo perché nulla da allora è cambiato. Allora come oggi, oggi come sempre. La piramide impera.
La piramide al suo apice politico. La figura di Garibaldi ripresa in diversi momenti. Il suo sogno nel momento del trapasso con lui nel momento di massima decadenza fisica al centro di un'altra piramide al centro di uno spettacolo di varietà. Nello stesso sogno il padre che lo assiste (maestro? assomiglia al padre di Renzi) seduto con affianco un tavolino illuminato da una sfera (un occhio?).
RispondiEliminaL'episodio finale, dopo la morte del leader socialista, con Anita Craxi venuta ad incontrare un fedele del padre in manicomio, figlio parricida confesso il cui padre per anni ha militato criticamente il partito, che le consegna un nastro accuratamente nascosto ai medici in cui promette di rivelare tutto. La figlia andrà via con il medico che le dice che i malati veri non guariscono mai. La figlia andrà via su una punto.
Che ci sia un fraterno messaggio in questo film mi pare evidente
Si, comincia con una piramide e rose rosse e finisce con questi particolari simbolici che hai correttamente evidenziato tu. In definitiva è una sorta di riabilitazione della figura craxiana. Sottolineo come la scena onirica finale si svolga in un palco teatrale, come a significare che chi appare sia stato solo un burattino, manipolato in ben altri livelli di potere e conoscenza. Del contenuto della cassetta non ne sentiremo parlare mai.
EliminaOttima analisi.
RispondiEliminaTutti qui:
RispondiEliminahttps://pianetax.wordpress.com/2020/01/12/hammamet-e-dintorni/