11/12/19

Fattore 2%


Una piccola percentuale della popolazione umana è contraria alle operazioni clandestine di manipolazione della biosfera in corso. C'è una maggioranza che sa benissimo cosa stia accadendo veramente dietro le ridicole farse della disinformazione di regime ma non fa nulla per impedirlo perché in fondo lo approva. Non illudiamoci, l'umanità in gran parte è connivente con la robotizzazione della biosfera, ne è profondamente coinvolta e ne approva le finalità. Sembra incredibile ma è così.

La maggioranza insiste. La maggioranza decide in fondo, ecco perché ci hanno imposto la democrazia, spacciata come conquista dell'umanità. E' la maggioranza che avvalla la sua stessa deriva nichilista. L'umanità tende al suicidio di se stessa. Non credo sia importante poi tanto spingere sulla necessità di informare le masse perché le masse conoscono bene cosa stia accadendo e perché. Il problema è che quando la manipolazione avrà avuto il suo compimento, l'umanità non sarà più.

6 commenti:

  1. Secondo me moltissimi sanno e vogliono ciò che sta accadendo, ma la massa non sa una mazza, e appena si avvicina a certe sconcertanti scoperte ripiega nuovamente su se stessa, sul nulla, sull'effimero che riempie la sua vita.

    Il vero problema è che l'animale uomo si adatta per non soffrire e qualsiasi adattamento-cambiamento porta sofferenza e quello di cui parliamo ne porta troppa per essere sopportata da esseri viventi già svuotati di ogni vitalità-energia.

    I programmi di sopravvivenza(automatici) del corpo, che riguardano anche lo stato mentale, prevedono l’elusione di qualsiasi situazione disequilibrante, soprattutto se è di enorme portata come il genocidio di ogni forma di vita in atto, quindi paradossalmente questo sistema di difesa presente su oltre l’85% degli uomini (la natura ha esseri umani di riserva che funzionano in modo opposto) li condurrà alla morte, un po’ come accade con il riccio che attraversa la strada e sente il rumore delle auto, invece di correre via si richiude in se stesso per difendersi e spesso ci rimette le penne.

    Il risultato purtroppo è lo stesso: la fine di questa umanità, sempre che esiste ancora; potrà salvarsi solo se comprende prima se stessa e poi cosa gli sta accadendo e quindi reagire, cosa che però non capiterà.

    Grazie per le tue sempre azzeccate riflessioni e constatazioni.
    Buone cose Ghigo.

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    1. L' umanita' dovrebbe capire se stessa. Ma tu, sei un genio! Mi basta che mi dici come faccio a capire me stesso.

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  2. Il "conosci te stesso" e' l'enigma irrisolvibile che il dio rivolge all'uomo fornendogli al contempo la misura per avviarsi verso tale comprensione aggiungendo l'ammonimento "nulla di troppo"

    Conoscere se stessi di fatto e' impossibile

    Al massimo uno puo' provare a disciplinarsi autenticamente

    Intuire la verita' che sussiste dietro la penosa identificazione egoica e' spaventosamente arduo

    In tal senso disciplinarsi non puo' risolversi nel "semplice" affinamento di un particolare talento personale

    Dovrebbe ormai essere chiaro, (e cito quel filmaccio che e' Jupiter e che riveste con fingimenti dozzinali alcune preminenti verita') l'attuale Ciclo dovra' concludersi con la grande mietitura dell'umanita'

    Non sarebbe imminente ma assolutamente cogente

    L'umanita' non ha potuto conoscere se stessa quando accese l'idea Civilta' figuriamoci se puo' farlo adesso che e' involuta in brulicante societa' massificata

    La massa e' situata agli antipodi della consapevolezza

    Pochissimi argonauti potranno valicare l'orrido strapiombo delle Ere

    Inutile domandarsi per dirigersi dove




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    1. Ma si, è così. Conoscere se stessi è impossibile. Ci hanno provati in tanti a dare definizioni complete dell'essere umano, senza successo. La visione di Corrado Malanga è quella che attualmente ritengo più vicina al vero. Forse, semplicemente, non possiamo agire e conoscere al tempo stesso.

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  3. Sono d'accordo con quello che scrive il signor Marcello sopra. Alcuni, molti a mio avviso, vivono una dissonanza cognitiva, si accorge, è impotente, e tira avanti. Altri, forti di una censura razionale autodifensiva molto potente, semplicemente censurano automaticamente i contenuti sgradevoli. Alla base a mio avviso e l'isolamento sociale in cui vivono le persone. L'unico modo per condividere qualcosa di fatto non è con il vicino ma è con pochi distanti e semisconosciuti su blog ancora più di nicchia. Sempre complimenti Ghigo per le osservazioni.

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    1. Si Fabio, grazie. Una forma di comunicazione eterea esiste sempre. Siamo in realtà sempre in contatto tra di noi in qualche modo. Questa comunicazione silicea è solo una parodia di quella eterica, credo.

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