06/12/19

Il fascino indiscreto delle scie chimiche


Oggi, ho percorso il Raccordo Anulare romano a passo d'uomo. C'erano infatti dei lavori in corso ed un tamponamento ad intasare la circolazione. Sopra di noi, in questo orrido scenario metropolitano, tra gas di scarico, scintillanti carrozzerie e belle signore ai cellulari, c'era un cielo totalmente artefatto dalle scie chimiche e ... sapete cosa vi dico? Le ho trovate esaltanti, portentose ... belle.

Come in alto, così in basso. Automi circolanti nelle loro fulgide carcasse metalliche, nel medio elettromagnetico delle onde radio, in perenne collegamento siliceo verso un altrove e le scie chimiche. Tutto si lega, tutto assume una ragione, tutto si amalgama in un continuum indistinto.


I cieli che un tempo ritenevo orridamente sfregiati, assumo oggi un connotato estetico inaspettato e positivo nonché coerente, corretto, consequenziale. Il cielo impregnato di nanoparticelle neurotossiche è il complemento sublime di quanto accade a livello del suolo o poco sopra.

Gli aeromobili con scia al seguito, non importa se autopilotati o di linea, con il loro procedere altezzoso ed eburneo, indicano con imperio la rotta da seguire per questa società alla fine della sua vita naturale. Assai poco ormai rimane di naturale nelle esistenze degli zombie urbani.


La natura dialoga incessantemente con il nostro inconscio. Le figure simboliche principali con cui codifichiamo sogni e pensieri profondi sono attinte dalla natura. Questo suo appiattimento gelido e grigio impedisce i moti istintivi, neutralizza le emozioni profonde, anestetizza l'anima.

Insomma, nelle scie ho intravisto la luce spaventevole ma seducente del nostro futuro, il coperchio ideale di un sistema tanto freddo quanto sublime. Il futuro è servito. Peccato che non potremmo più avvertirlo come tale, ridotti ad un insieme cibernetico come saremo presto, molto presto, al di fuori dello spazio e del tempo, del bene e del male, né massa né individuo.

13 commenti:

  1. da freeanimals La dittatura comincia dagli ospedali Fonte: Corriere Adriatico venerdì 6 dicembre 2019
    Piazzo qui il mio commento ché le scie chimiche sono di pari dannosità come i vaccini, in risposta al Vostro Sempre Apprezzabilissimo Commento:
    Noi Consapevoli siamo Sveglissimi. Siamo però OSTAGGIO dei GOLPISTI allo $governo del Popolo Italiano Sovrano sulla sulla Carta “Prostituzionale”. Primi Commi articoli saggi, ultimi paraculi che cassano i primi. No cara piccina no, così non va - diceva un'antica canzone. Diamo un'addio alla LORO vita, se nella NOSTRA Vita l'infelicità. Armiamoci [d'intelligente tatttica strategica] e partiamo ! Start con Pistola Fumante con con “pistole u-mane”.

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  2. Ciao Ghigo, bella e altrettanto desolante esamina del tempo in cui ci troviamo a vivere in questi corpi.

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  3. Un esoterista filosofo e alchimista del nostro tempo, Enrico Guidazzi, affermava che ci stiamo incamminando (è morto credo da almeno 20 anni) verso l era dell inversione. Se ci pensi il cielo si riempie di elementi provenienti dalla terra (carbonati, polimeri plastici, metalli di ogni tipo), chi vive sulla terra è proiettato nella dimensione del pensiero artificiale grazie ai device e alla sempre presente connessione (una dimensione mercuriale per abusare di un termine astrologico, una dimensione del pensiero che intossica in quanto non ha connessione con il reale, con la terra.

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    1. Inversione e sradicamento, queste le linee guida del predatore energetico.

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  4. Ottimo, Ghigo, come sempre.
    Qui, ahinoi, è assente la positività, come nel tuo precedente articolo http://offskies.blogspot.com/2019/11/esce-il-libro-attacco-dal-cielo.html.
    Ma la realtà è, purtroppo, davvero raggelante... La tecnologia nera sta avvelenando la Vita. Assieme a tutto il "progresso" e la "civiltà" che l'hanno preceduta per condurci sino a qui.
    Come può trovare spazio la speranza nell'inversione di questo diabolico piano? Come, se non esiste un omogeneo risveglio delle coscienze e manca, di conseguenza, una salda comunione di intenti?

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    1. La salda comunione di intenti già si evince dalle nostre riflessioni. Esiste e basta. La positività si è trasformata per un attimo in presa d'atto. Siamo già l'uomo del futuro. In fondo il cielo sbiancato e irradiato ben si accompagna al presente, come una fuoriserie in un box illuminato al neon...come la vedresti in un campo arato?

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  5. Forse non sta alle nostre vite attuali essere testimoni di un cambiamento, piuttosto di un degrado che, come sempre sarà, il terreno per nuovi cambiamenti. In termini buddisti il fatto di potere vedere più la dei nostri simili è un regalo e al contempo, probabilmente un debito da pagare.

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    1. Questo non è un cambiamento, semmai un profondo rimaneggiamento con finalità irreversibili. Non è possibile tornare indietro se non con l'auto-inganno di ritualità ormai parodistiche.

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  6. già, ottime osservazioni...siamo come gli ultimi soldati a proteggere Berlino, le scie come i russi è certo che ci travolgeranno, ma non siamo qui per piangere e disperarsi solamente. Ancora qualche tempo più o meno breve da trascorrere in compagnia delle poche persone belle che ci capiscono veri fratelli in questa farsa che però è una tragedia. In fondo anche se così non sarà io aspetto le "armi miracolose"per uscire da questa sacca che ogni giorno offre condizioni più difficili e scenari non tanto inquietanti per me, ma per l uomo di domani

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    1. Siamo già l'uomo del domani e Berlino è già stata espugnata. Io mi rilasserei da una collinetta fuori città, proprio come sto facendo.

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    2. Ma poi non è vero. Osserviamo, condividiamo, combattiamo lanciando vecchie frecce verso droni invisibili.

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    3. Ciao Dogout

      Effettivamente noi saremmo l'uomo non gia' del domani ma del post-domani

      L'uomo e' uomo, destinato in ogni era a rimanere intagliato nell'enigma della propria ideazione

      A livello infinitesimale c'e' piu' vuoto che non densita' tra gli atomi che ci definiscono

      La compatezza evidente risulta essere un vuoto abissale

      Noi siamo propriamente intagliati nel vuoto

      Questo nostro effimero transito terreno, in un certo senso, da sempre costituisce una sorta di fenomenale sviamento da cui occorre ravvedersi il prima possibile, comprendendo come questa vita acquisti autentico valore quando e' interiorizzata come l'assurdo evento di un ravvedimento integrale

      Ridestandoci dall'imperio dei sensi ordinari (con rinnovata ispirazione) disciplinarsi senza rigidezze, consapevoli di dover realizzare una preparazione costante utile per affrontare la piu' inaudita delle prove offerte dalla realta' universale

      Amor sotto il dominio di dolore o qualmente il Dolore sotto il dominio di Amor che e' una forza temibile quanto soave

      Occorre attraversare vigorosamente questo oceano di amaritudine e non lasciarsi disperdere dalle correnti insensate che lo attraversano e l'ultima macro contaminazione fa parte di queste

      Un saluto

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