Gli
attentati dell’11 di Settembre 2001 negli Usa (di cui in molti ormai riconoscono
l’origine artefatta e la natura ‘false flag’) non sono da considerarsi un evento
isolato anomalo in un continuum di normalità ma come un naturale approdo di un
andamento invece ben coerente e lineare.
Abbiamo
osservato come i cosiddetti eventi (o meglio ciò che i media ci propongono come
tali) non siano altro che messinscene utili per la scansione del tempo e per
dare spessore e continuità al controllo mentale che il sistema attua sopra i
suoi sudditi, alcuni dei quali ancora beatamente inconsapevoli.
La
sempre citata ‘Matrix’ è quindi un sistema illusorio basato sulla creazione di
elementi artificiali attuati in un contesto predisposto ad accoglierne ed a
amplificarne la portata simbolica, anch’esso composto della stessa natura degli
‘eventi’.
La finalità
principale del sistema è quella di alimentare se stesso.
Lo
scopo per cui è stato creato è quello di sorvegliare e controllare il genere
umano.
Si
tratta, in pratica, di un complesso di soggetti cooperanti in sincronia che
giocano (nel senso proprio del termine) ruoli prefissati alla creazione ed alla
diffusione della menzogna.
Negli
ultimi tempi il gioco si è colorato di tinte deprimenti e superficiali. Il
meccanismo stesso con il quale si costruivano le sceneggiature spacciate per
vita reale, per Storia, è affiorato rendendosi non solo visibile ma mostrando
le sue caratteristiche miserevoli ed avvilenti.
La ‘Matrix’
quindi sta prendendo le sembianze del suo stesso principio di funzionamento
dato che il sottilissimo velo che ne impediva la visione diretta è stato
lacerato in più punti.
Ciò è
avvenuto per due ragioni principali. Da un lato grazie all’intuizione ed all’opera
di alcuni illuminati ricercatori e liberi pensatori sparsi per il globo, dall’altra
si tratta evidentemente di una strategia voluta.
Lasciarne
intravvedere la struttura potrebbe ingenerare timore in chi l’ha scorta, data
la sua complessità, oppure facilitare il compito di chi deve propagandarne e
reiterarne i contenuti. In questa seconda ipotesi si potrebbe immaginare un
qual difetto di comunicazione ‘interna’ tra i registi dell’opera posticcia ed i
loro dipendenti ed esecutori finali.
Questo
schermo di luci, suoni e simboli posto dinnanzi a noi a copertura del reale,
servirebbe essenzialmente per coprire le immani operazioni sulla natura che
avvengono quasi indisturbate. Mentre cioè qualcuno opera a livello massivo sui
fondamenti della nostra vita, i soggetti dotati di coscienza sono dirottati a
pensare in luoghi artificiali per occuparsi di una serie infinita di
sottosistemi artificiali, abilmente reiterati ed alimentati dalle accademie e
dal sistema mediatico, che con il reale hanno solo pochissimi elementi in
comune.
In
altre parole, le discipline nelle quali il nostro libero pensiero è stato
costretto, altro non sono che contenitori sterili, progettati appositamente per
non giungere a nessuna conclusione utile e pregnante.
Ogni
tanto nella storia qualche mente umana sconfina da questi contenitori ed allora
occorre intervenire con i mezzi spicci dell’inquisizione, sempre attiva, che
spaziano dalla derisione pubblica, alla denigrazione, alla ‘bollatura’ di
malato di mente, sino a giungere all’eliminazione fisica od all’internamento dei
soggetti più pericolosi.
Non è
difficile comprendere quindi chi abbia squarciato il velo illusorio chiamato realtà
ed abbia approfittato per condividere le sorprendenti scoperte dal mondo reale.
La
mistificazione organizzata però è giunta anche a creare tanti falsi eroi della ‘verità’,
come Snowden od Assange per esempio, ed ad organizzare una posticcia operazione
di intimidazione a loro carico. Eppure la Verità e soprattutto la buona fede
posseggono una forza loro propria che le rende invincibili e ben riconoscibili.
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