22/03/16

Sulla Consueta Strategia della Tensione

  
 
Dall’immediato secondo dopoguerra mondiale sino agli anni novanta, abbiamo vissuto all’interno di un’atmosfera al contempo speranzosa e cupa, foriera di un forma d'ansia ben definita dalle parole: strategia della tensione. Si è trattato di un benessere relativo, condizionato sempre dalla sensazione di una sua intrinseca fragilità, generata dall’insorgere di sentimenti negativi percepiti quali l’invidia ed il desiderio di vendetta. Essendo venuto meno un credibile nemico interno (l’asse fascista) si è proceduto alla costruzione di un nemico esterno (il blocco sovietico) con il corollario di azioni terroristiche di pseudo movimenti terroristici sedicenti filo/comunisti oppure nostalgico/fascisti. Tutto ciò è stato utile al fine di permettere e legittimare un controllo esaustivo da parte del governo centrale ed inficiare i diritti civili con leggi speciali. La strategia della tensione inoltre ha permesso di veicolare ingenti somme verso la difesa ed i suoi apparati occulti. In poche parole: a beneficiarne sono stati sempre e solo i governi centrali!
Oggi nulla è cambiato. Essendo però crollato il blocco sovietico si è dovuto ricorrere a rianimare un evergreen: le guerre di religione. Dal fatidico auto attentato dell’11 Settembre 2001 fino ad oggi abbiamo assistito infatti alla messa in opera di una serie di auto attentati palesemente manomessi, preconfezionati quando addirittura non totalmente frutto di finzione mediatica. Fini ed operatività però sono sempre gli stessi.
 
 
La scansione del tempo storico contemporaneo è affidata a questi eventi miserandi. La loro funzione psicologica è assai moderata ma costituiscono una valida ragione per legittimare gli illegittimi governi centrali e per far ventilare una qual esigenza di ordine e disciplina nazisticheggiante. L’idea inoltre di essere sotto attacco da parte di genti invidiose ed arretrate costruisce ed alimenta l’idea collettiva di un sistema di valori da difendere, di libertà acquisite invidiabili e quindi evidentemente importanti ed al contempo fragili.
 
LA FACCIATA DELL'AREOPORTO DI BRUXELLES IL 22/03/2016
 
Il cittadino medio europeo poco accorto, si immagina quindi gruppi di livorosi (sporchi e cattivi) pronti a distruggere ciò che non possono comprendere o condividere. Libertà sessuali, civili, morali, esteriori vissute al prezzo di una schiavitù finanziaria e dell’impossibilità di vivere una vita al di fuori degli schemi, improntata ad una libera spiritualità, lontana dai recinti spinati delle religioni organizzate.
 
 
 
La strategia della tensione quindi è sempre prodotta dalle stesse menti ed è sempre la stessa. E’ definibile come un’utile memento per il gregge europeo/statunitense, da rinnovare ogni tanto (6 mesi, un anno al massimo). Un’operazione psicologica utile a rafforzare il sistema di controllo, per ravvivare la falsa percezione di una sua indispensabilità. E’ il nostro sistema ad essere sotto attacco, quello buono, mentre è vero proprio il contrario: sono i sistemi mediorientali ad essere i più colpiti da sempre!
Il Medioriente è stato smembrato ed annichilito con una perseveranza e potenza mai viste. Forse a causa della determinazione spirituale dei suoi abitanti?
 
 VON BRAUN CON WALT DISNEY (!)
 
Ricordiamoci come la segretaria di Wernher Von Braun (il sedicente scienziato nazista padre delle inesistenti missioni Apollo della Nasa: un abile membro interno della propaganda occulta) affermasse che una volta resasi inconsistente la minaccia terroristica islamica, agli occhi degli occidentali, i governi occulti avrebbero insinuato nelle masse dei loro sudditi la sensazione di una incombente minaccia aliena ... cambia il 'nemico' di turno ma la strategia della tensione rimane sempre la stessa, quella consueta alla quale dovremmo ormai essere abituati. Cerchiamo di non cadere preda delle miserevoli trappole emotive del regime e dei suoi araldi stantii.
 

7 commenti:

  1. Già. Ma stavolta l'hanno fatta grossa. Gli esecutori delle false flag sono rimasti all'età della pietra e tutto il mondo informatizzato sta venendo a conoscenza del falso

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    1. Magari fosse così Pantos, purtroppo schiere di umani poco accorti sono caduti nella trappola mediatico/emotiva di queste azioni miserande amplificate (se non addirittura create) dai media di regime. E' un'esigua minoranza quella consapevole. Comunque sia hai anche ragione: qualcosa si muove nelle coscienze. Ciao

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  2. Una cosa che non comprendo è il motivo per cui, ormai quasi sempre, si realizzino dei falsi attentati con la partecipazione di attori, realizzando dei veri e propri set.
    Che problema ha chi realizza questi "attentati" ad eliminare qualche civile, viste le nefandezze che compiono ogni giorno?

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    1. Che a loro della vita umana non interessi nulla è certo. Credo sia un problema di costi e risultati. Un evento preorganizzato, anche dal punto di vista mediatico, non dà sorprese. Un evento invece realizzato 'in diretta', per quanto accuratamente progettato, può rappresentare una sorpresa.
      Credo che la motivazione delle messinscena sia essenzialmente questa. Che ne dici? Ciao

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    2. Una motivazione molto semplice a cui però non avevo pensato; probabile sia così.
      Potrebbe anche essere che essi vogliano mostrare la nostra totale impotenza di fronte a questi eventi, per cui possono realizzare delle messinscene le quali molto spesso si mostrano palesemente per quel che sono, senza che nulla possa ostacolarli. Realizzando invece degli attentati con delle vittime reali tutto sarebbe molto più credibile, ma non ne hanno bisogno.

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    3. entrambi mi avete offerto due risposte, soprattutto la prima, al quesito che mi ponevo da tempo.

      poi c'è anche la messinscena dei finti morti, ma quella si gestisce bene, considerando che nessuno si pone domande e come hanno gestito gli astronauti finti morti che hanno continuato addirittura a ricoprire, cambiando solo nome, ruoli pubblici rilevanti nell'ambito scientifico.

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    4. Realtà e Finzione sono due categorie che appartengono al passato, parlarne oggi per tentare di distinguerle non ha più molto senso. I MEDIA rappresentano comunque la realtà per il 99% della popolazione, non dimentichiamolo, e con questa messinscena avremo comunque a che fare. Ciao

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