18/07/17

Favola d'Estate


La nostra dimensione - la terza, ove per un soffio di tempo conduciamo le nostre esistenze terrene – altro non è che una delle tante esistenti. Le dimensioni sono compenetranti per cui le interferenze tra una dimensione ed un’altra possono avvenire in luoghi inattesi e disparati. Qualcuno ha un accesso interdimensionale, ossia può aprire portali tra una dimensione ed un’altra ed utilizzarli a proprio piacimento.

Ogni dimensione si caratterizza da una sua frequenza propria. Non tutti gli esseri possono accedere a dimensioni a densità troppo elevata per la loro costituzione. Questo aspetto spiegherebbe perché solo elevando le frequenze emozionali sia possibile eliminare le interferenze parassitarie.

L’essere umano, parte dell’umanità, avrebbe la capacità genetica di ospitare la frequenza più elevata in assoluto: l’anima. Questa energia primordiale atemporale è il casus belli tra umani sommamente inconsapevoli ed esseri famelici primitivi eppure evoluti tecnologicamente.

Dei rettiliani, ad esempio, è ormai nota la loro cupola: una schiatta di coccodrilli albini, abitanti il sottosuolo dei deserti statunitensi. Erano questi algidi rettili le menti pensanti degli anunnaki e i cosiddetti creatori e manipolatori come yahweh, ash, weh e compagnia bella.

Interessante la nostra dimensione, accessibile eppure venefica, ricca eppure pesante ed insidiosa. La varietà di vita sul pianeta si spieghierebbe quindi per le plurimillenarie selezioni e manipolazioni genetiche in cui ogni razza aliena ha impiantato i suoi geni (e continua a farlo) per progettare un futuro insediamento al nostro posto.

Anche noi, intendiamoci, siamo stati inseriti in questa dimensione che palesemente non ci appartiene, eppure noi siamo fatti ad immagine e somiglianza del divino creatore. La mancanza di consapevolezza ci impedisce di cambiare dimensione ed accedere quindi alle possibilità infinite della capacità immaginativa.

Per questo ci avvelenano dal cielo. Per questo ci vogliono iniettare tonnellate di sostanze neurotossiche. Per questo ci lasciano galleggiare in un mortifero campo elettromagnetico radioattivo. Per questo manipolano la nostra alimentazione e la nostra genetica. Per questo inventano il movimento 5 stalle!

Tutto il moderno, ci allontana dalla nostra vera natura e dal nostro unico obiettivo: ritrovare la matrice originaria, meditare sul perché di questa nostra presenza fugace su di una palla rocciosa che vaga nel cosmo (sempre che di palla si tratti, ovvio). Tutto è distrazione, inutilità, vacua gaiezza, che semina solo angoscia e solitudine.

P.S.: Gli argomenti di questa favola, sono tratti dal materiale emerso dalle ipnosi regressive del team Grifasi. Sono inoltre sostanzialmente in accordo con le tradizioni sciamaniche, filosofiche e spirituali più autentiche e con le scoperte scientifiche di alcuni noti ricercatori universitari contemporanei.

5 commenti:

  1. Bellissimo post evocativo e veridico benché per molti possa sembrare assurdo. A ogni modo, per orientarci, individuiamo con maggior chiarezza i motivi del nostro stare: l’essenza coincide all’esistenza, la quale tutt’altro che costituire un arricchimento dell’altra, proprio per il fatto di attualizzarla ne determina il sostanziale impoverimento. L’impoverimento è la diminuzione di senso, il decadimento stesso di un valore preminente – l’anima – che rappresa nei sensi materiali svigorisce, predisponendosi a cedere appunto la sua indefinibile essenza a voleri oscuri.
    In questi termini la materia è sostanziale inganno (caduta ancestrale) e ciò che chiamiamo realtà (matrix) sottende da sempre ad un progressivo abbassamento di significato, (cedimento ontologico) che ora, con ogni evidenza, raggiungere l'apice nella moderna e, dunque, massimamente sviante e contraffatta, visione razionale-tecnicista. L’esistenzialismo a fronte di tutto ciò si configurerebbe come l’unica via di salvezza percorribile. Tutt’altro che una forma di pensiero annoiato di sé, l’esistenzialismo post-moderno riguarderebbe la ricerca di un metodo in grado di restituire l’essere alla sua essenza originaria, altrimenti destinato ad un cammino diretto verso il nulla preconfezionato.

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  2. …da dire anche che benché evidente supporto dell’inganno la materia è soprattutto una vibrazione rappresa ma fluida.
    A differenti livelli di consistenza tutto è come magma fluente, molti suoi aspetti oggi risultano contraffatti da elaborate manipolazioni, ma la vibrazione di base alla manifestazione visibile permane. L’impronta industriale ne deforma le frequenze sottili rendendole sostanzialmente incompatibili con la vita cui va a sovrapporsi (inquinamento multiforme).
    In questo flusso continuo della manifestazione visibile, dunque, scorrono “sedimenti aurei”, presagi rivelanti la dimensione dello spirito sempre più esiliato dal dominio terreno. Cosa affatto scontata per l’uomo è dragare pazientemente il flusso in cerca dell’oro mistico, separare dalla fanghiglia psichica ed emotiva i corpuscoli preziosi che sono la restituzione del maggior senso, del preminente valore del suo spirito, rendendosi perciò autentico El Dorado.
    La materia non è solo luogo di tenebre, confusa a molteplici travisamenti e sviamenti di senso la dimensione offre l’accesso al percorso autenticamente trascendente – la proverbiale porta stretta

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    1. Grazie Giovanni per i tuoi commenti che, come sempre, rinvigoriscono le mie sintetiche riflessioni. Vuol dire che, setacciando il limo, ci si troverà un bel giorno con una splendida pepita filosofale! Da condividere con tutti i nostri simili, ovviamente. Ciao

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  3. Ottimo post. Ottimi commenti del signor Ranella. Queste parole mi ricordano che sono sempre (o quasi) distratto. Grazie

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  4. ...grazie...la distrazione credo sia congenita per noi tutti ...personalmente ci galleggio dentro mio malgrado...cio' a cui uno qui allude riguarda una suprema aspirazione che forse potra' realizzarsi al momento dell'inevitabile "travaso", quando appunto da una condizione di densita' dovremo diluirci in dominii estremamente incogniti, i cui guadi o cosiddette zone d'ombra, crediamo a ragione, sono popolati da intelligenze "altre" che prevalentemente attentano alla nostra integrita'. A ogni modo prepararsi gia' in questa vita e' fondamentale, attraverso un percorso esistenziale quanto piu' semplice possa essere...in sostanza bonificare le paludi emotive delle nostre ridotte domesticita'. Gli antichi sulle spalle poterono sostenere la volta stellata, noi no...in questo siamo al meglio delle nostre possibilita' argonauti da tinozza, insignificanti ma pur sempre rispettabilissimi cultori della possibile e auspicabile "meraviglia ordinaria". La convinzione e' che tutto cio' che ora appare o potrebbe apparire come eclatante sia il prodotto artefatto di quelle stesse forze ottenebranti che mirano al nostro dissolvimento animico. Saluti

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