Lo
scenario mediatico che ruota attorno all’affaire deportazione umana (la
cosiddetta ‘migrazione’), assomiglia molto a quello creatosi all’indomani
dell’auto-attentato dell’11 Settembre negli Usa.
Ad
una ricostruzione ufficiale dei fatti, che faceva acqua da tutti i punti di
vista, si contrapponevano le argomentazioni non-ufficiali che invece si sono
andate consolidando giorno dopo giorno. Affermare oggi che i fatti dell’11
Settembre siano andati così come la ricostruzione ufficiale racconta è un atto
in malafede, un indizio di ignoranza e superficialità. Allo
stesso modo, cedere alle menzogne della ufficialità sull’affaire migrazione
clandestina è un gesto insostenibile per la dignità individuale di essere umano
pensante.
Dire
ad esempio che questa ondata umana coatta serva a ridurre la povertà del
pianeta è una colossale menzogna. I poveri nel mondo sono purtroppo miliardi ed
anche se venissero sostituiti tutti gli europei con africani poveri, non
cambierebbe un bel nulla.
Credere
che sgonfi gommoni alla deriva delle acque libiche possano giungere sino al
canale di Sicilia (come per decenni ci hanno mentito i media di regime) è
un’altra colossale menzogna. Oggi sappiamo che le barche delle ONG e quelle
militari europee sono il principale mezzo di deportazione, in grado di fare la
spola ininterrottamente dai mari libici sino ai centri di invasione italiani.
L’elenco
delle menzogne potrebbe continuare per ore. Bene fanno quindi i proprietari di
casolari ed hotel dismessi a cederli ai prefetti per ospitare i clandestini a
35 euro cadauno al giorno: che qualche italiano del popolo ci guadagni qualcosa
da tanto scempio!
La
situazione nella penisola è avvilente. Una siccità indotta al centro sud, generata
ad arte dalle ben note operazioni di geo-ingegneria clandestina, accompagnata
da alluvioni disastrose, per impoverire agricoltori ed allevatori e annichilire
fisici e menti. Una gestione dei territori criminale e stupida. Un tentativo
generalizzato di sopravvivenza. In questo contesto arriverà a Settembre la
scure delle vaccinazioni forzate, che insisteranno su menti e fisici
impoveriti, causando probabilmente danni maggiorati.
Purtroppo,
il nostro paese non è sufficientemente coeso per una insurrezione popolare. Non
esistono infatti nuclei aggregativi moderati ma decisi nell’imporre legalità e
senso democratico ad un paese che è scivolato in pochi anni verso la dittatura
dei mandarini.
Vincerà
la verità e la consapevolezza si diffonderà adeguatamente? Oppure le forze
oscure prevarranno? Non sappiamo perché ma in questo scenario, date le energie
spese per manomettere ed annichilire, qualche speranza in più c’è. Chi non teme
i topi, non li avvelena.
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