Due sono le figure mediatiche che hanno fatto del loro
viaggio in Tram un cavallo di battaglia (o sarebbe meglio dire di Troia?) in
grado di diffondere l’immagine di sobrietà, popolarità e magnanimità all’interno
dell’immaginario collettivo delle masse.
Tale operazione di tecnica pubblicitaria ci induce a riflettere,
in questi casi, su alcuni aspetti di questa forma dissimulata ma potente di
comunicazione.
Il Tram è una figura simbolica che denota solidità,
continuità, tradizione e fermezza. Una presenza sottotono e discreta ma
costante e funzionale. Proprio l’obiettivo che gli addetti all’immagine dei due
personaggi pubblici desideravano raggiungere, esattamente i concetti che
si voleva associare ai due personaggi.
Ovviamente nessuno della stampa di regime ha segnalato l’utilizzo
di queste tecniche pubblicitarie così evidenti in questo caso. Chi si fa
infatti fotografare in Tram? Chi e perché dovrebbe farsi riprendere mentre si
fa dondolare dall’andamento incerto di un vagone del Tram, debolmente illuminato dalle lampade neon? Per un alto
prelato che senso ha se non quello di diffondere l’immagine voluta?
Un altro aspetto da sottolineare è che stiamo parlando di
due capi di Stato che ricevono emolumenti vertiginosi, tra i più alti del
mondo. La ricchezza e lo sfarzo del Quirinale e della Città del Vaticano è non
solo proverbiale ma anche tristemente imparagonabile con quello delle residenze
dei loro omologhi stranieri, re ed imperatori compresi.
Dei due, il più piccolo è stato un alto (!) funzionario
dello Stato con un passato personale a dir poco travagliato ed una carriera pubblica
invece diritta e placida, il più grande è una figura carismatica di spicco del
temibilissimo ordine dei Gesuiti.
Le elezioni dei due personaggi in esame sono state tutte e
due eventi eccezionali. Sono intervenute infatti non alla fine del mandato del loro
predecessore ma molto prima, troncando di netto (apparentemente) la continuità di
quelle cariche. Questa irruzione improvvisa nel palcoscenico mediatico, ben
orchestrata, è servita a dare la sensazione di necessità, ravvedimento ed
urgenza. Si doveva coprire quei ruoli in fretta ed ecco pronti i due ‘deus ex
machina’.
Si tratta quindi di due figure mediatiche omologhe, ben
confezionate dagli addetti all’immagine, perfettamente coerenti e affiancabili
come … due binari di un Tram!
L’elezione del primo è avvenuta poi per decisione di un
Parlamento illegittimo (da lui stesso dichiarato tale), l’elezione del secondo invece
per motivi prettamente ‘pubblicitari’. L’immagine del suo predecessore,
Benedetta XVI, si era logorata ed aveva ormai poca ‘presa’ sulle masse ignare.
Occorreva con urgenza una figura paterna dal buon carisma indispensabile per
risollevare l’audience della religione cattolica: obiettivo raggiunto!
Da segnalare infine, come giustamente osservato da alcuni attenti
osservatori, la celebre mano nascosta nella giacca. Tale gesto è un palese segnale
massonico di appartenenza alla fratellanza e di conduzione di un progetto assegnato.
E’ proprio infatti di celebri personaggi quali: Simon Bolivar, Karl Marx,
Napoleone Bonaparte, Gianni Agnelli, Stalin, Lenin … e tantissime altre figure
mediatiche.
Per concludere vorrei solo tristemente osservare come la
massa (ed anche purtroppo persone apparentemente intelligenti) si sia lasciata
irretire da tali giochetti mediatici. La povertà esibita dai due personaggi
infatti è solo apparente e stride in modo fastidioso con la realtà: il
Quirinale è una delle regge più costose al mondo con più di 1.500 dipendenti
strapagati! Il Vaticano possiede beni mobili ed immobili da far impallidire i
Rothschild!
Se la loro attitudine alla povertà fosse reale, perché non
rinunciare agli immensi agi che li circondano? Perché non diffondere attorno a
loro ed ai tantissimi bisognosi contributi tangibili ed immediati di sollievo?
Appunto: perché?
Da una breve analisi dei costi pubblicata su qualche sito e comparsa pure su FB, il viaggio in tram del Presidente della Repubblica italiota è venuto a costare un sacco di soldi poiché si sono dovuti allertare tutti i sistemi di sicurezza del caso. Molto meglio ed infinitamente più economico sarebbe stato qualora simile scialbo figuro avesse utilizzato l'auto blu che gli compete.
RispondiEliminaSi, paradossalmente è vero. Ulteriore prova della portata pubblicitaria di questi gesti sincronici. Tutto è immagine, lo sfarzo smodato di Quirinale e Vaticano viene ricoperto da un sottile strato di inganno mediatico. Ci vuole davvero poco per fare fessi gli italiani. Ciao
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