In
queste immagini inviate dal satellite Eumetsat, è facile osservare come
sia presente una barriera artificiale (di natura bio-chimica ed
elettromagnetica) alle corpose formazioni nuvolose che si formano nell’Oceano
Atlantico e che muovono verso le coste spagnole, il Golfo di Biscaglia e le
coste atlantiche francesi. Tale barriera è composta da nanoparticolato
metallico disperso in atmosfera, con l'ausilio di aeromobili e navi civili e militari, e da
radiazioni elettromagnetiche diffuse da istallazioni a terra ed in mare.
Questa
sorta di ‘diga’ aerea ed impalpabile impedisce da decenni al naturale ciclo
meteorologico atlantico di interessare l’entroterra della penisola spagnola. Le
conseguenze sul territorio iberico sono devastanti, con lunghissimi periodi di
siccità alternati a brevissimi e violenti fenomeni di precipitazione, questi
ultimi generati dagli stessi sistemi sopra citati ma adoperati con finalità opposte.
Di
tale poderosa e costante operatività ‘celeste’ non si fa cenno sui media di
regime (se non per denigrare chi se ne occupa) e dobbiamo solo ai preziosissimi
lavori di alcuni osservatori e ricercatori indipendenti la diffusione di prove
e dati su questo vero e proprio crimine contro l’umanità che è in atto da
decenni in modo clandestino.
Ovviamente
non solo della Spagna si tratta. Tutto il pianeta è interessato a queste
operazioni al punto che possiamo desumere come tutta la dinamica atmosferica
sia definibile da decenni: di natura artificiale. Nelle coste pacifiche degli Stati Uniti possiamo facilmente giungere alle medesime conclusioni.
Si
tratta di operazioni meramente distruttive ed a nulla valgono le esternazioni
degli uffici della propaganda di regime che lasciano trapelare esigenze di
mitigare l’inesistente ‘riscaldamento globale’ oppure di limitare i cosiddetti fenomeni
meteorologici estremi (provocati invece ad arte) oppure di impedire i
pericolosi effetti delle cosiddette tempeste solari.
Perché
irretire le dinamiche atmosferiche planetarie? Perché utilizzare tali strumenti
per danneggiare la biosfera? Dato che si tratta evidentemente di un’operazione
‘strategica’ ci chiediamo: ‘Come e da chi viene definito il nemico?’ Chi è in
grado di gestire un’operazione di tale portata in clandestinità?
Domande
lecite e doverose, che tutti dovrebbero porsi, ed alle quali qualcuno dovrà rispondere prima o poi.
E’
infine evidente come le Amministrazioni statali e locali, gli Uffici preposti
alla tutela ed al monitoraggio ambientale ne siano perfettamente al corrente,
così come i principali centri scientifici pubblici e privati e la curia
cattolica romana, a cui fanno capo osservatori scientifici, centri di ricerca,
università.
Si
legga, a proposito della bio-geo-ingegneria clandestina:
Perché desertificare la Spagna? La risposta fu data dal satanico, perverso, lurido Henry Kissinger che affermò: "Non avremo requie, fino a quando non avremo distrutto ogni cosa".
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