"Si imprigiona chi ruba, si imprigiona chi violenta, si
imprigiona anche chi uccide. Da dove viene questa strana pratica, e la
singolare pretesa di rinchiudere per correggere, avanzata dai codici moderni?
Forse una vecchia eredità delle segrete medievali? Una nuova tecnologia,
piuttosto: la messa a punto tra il XVI e il XIX secolo, di tutto un insieme di
procedure per incasellare, controllare, misurare, addestrare gli individui, per
renderli docili e utili nello stesso tempo. Sorveglianza, esercizio, manovre,
annotazioni, file e posti, classificazioni, esami, registrazioni. Un sistema
per assoggettare i corpi, per dominare le molteplicità umane e manipolare le
loro forze si era sviluppato nel corso dei secoli classici: la
disciplina." - Michel Foucault
La Prigione è una linea sbiadita sull’asfalto, un allineamento malfermo
di pali, una luce rossa attraverso l’umidità, il reticolato delle scie
chimiche, il fracking radioattivo. La prigione è dentro di noi, è la nostra
svogliatezza, la ricerca dell’oblio. I carcerieri sono i nostri vicini, il
carabiniere sorridente, il parroco umile, l’impiegato nerovestito. Le sbarre
sono impalpabili, le sirene d’allarme mute e ben dissimulate. Il secondino
procede camminando sulla moquette, i suoi passi non si odono, le sue chiavi
sono caramelle. Il rancio è saporito, troppo saporito.
La divisa del carcerato è sempre la stessa. Il barbiere è il
medesimo. Un unico tipo di sapone industriale viene servito e l’odore dei corpi
dopo le docce comuni è sempre lo stesso.
Controllo, lavoro, punizione e remunerazione. Controllo abbandono,
paure e potere. Ricatto, angoscia, dolore e dell’ironia delirante, elargita a
iosa sopra un mare di amarissimo nonsenso. Sembrerebbe che la sorveglianza sia l’esigenza
primaria, il fine ed anche il mezzo. Chi sorveglia chi? Per quale scopo?
'Forse oggi l'obiettivo non è scoprire quello che siamo, ma rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare.'
'Non bisognerebbe dire che l'anima è un'illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all'interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti - in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza.'
'Forse oggi l'obiettivo non è scoprire quello che siamo, ma rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare.'
'Non bisognerebbe dire che l'anima è un'illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all'interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti - in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza.'
Michel Foucault
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