Chi ha visitato Parigi
e si è addentrato nelle sue periferie, sa per certo come la fusione tra i
popoli sia di fatto inesistente. I cittadini di cultura araba si addensano
vicino alle loro moschee, rispettando riti e tradizioni dei loro paesi di provenienza,
lo stesso fanno le altre comunità etniche presenti nella città dedicata alla
dea Iside. Ciò nonostante lo stato francese abbia da sempre attuato un
programma di civilizzazione in grado di avvicinare gli immigrati alla cultura
tipica del paese ospite. La fusione felice
tra culture ed etnie diverse è quindi presente solo nella propaganda
della Chiesa di Roma, della pseudo Sinistra Massonica e Mondialista e di qualche pensatore
asservito o poco accorto. I tristissimi fatti dei raccoglitori di pomodori africani
nel sud Italia sono lì a dimostrarlo.
La Sardegna sarà la regione pilota per distruggere definitivamente l’Italia tutta? In effetti, tra zone interdette ai sardi per censo, le basi militari Nato, i poligoni mortali e le scie chimiche, sembrerebbe proprio di si.
La Sardegna sarà la regione pilota per distruggere definitivamente l’Italia tutta? In effetti, tra zone interdette ai sardi per censo, le basi militari Nato, i poligoni mortali e le scie chimiche, sembrerebbe proprio di si.
Cagliari, 13 Giugno – “L’emigrazione si può combattere con un’arma
formidabile: l’immigrazione” così si apre l’
articolo apparso oggi su l’Unione Sarda in cui si dà notizia del
sostegno arrivato dalla Cgil al progetto di “seconda
accoglienza” per gli immigrati che raggiungono la Sardegna. “L’obiettivo
è quello di favorire l’inserimento di famiglie di migranti con bambini in
contesti colpiti dallo spopolamento” – spiega Caterina Cocco, segretaria
regionale del sindacato e curatrice di un piano di integrazione che sarà
presentato al Vescovo di Ales (OR) – “dobbiamo pensare che possiamo
puntare su uomini e donne che devono ricostruire da zero la loro vita e
potrebbero essere disponibili a farlo nei nostri paesi, trasferendosi nelle
case sfitte, mandando i bambini a scuola, lavorando in agricoltura o
nell’allevamento, partecipando ad attività economiche e contribuendo ad
arricchire il progetto con la loro cultura ed esperienza”. Alle dichiarazioni
della sindacalista, che evitano accuratamente i particolari dell’ ancora ignoto
progetto, si aggiunge la puntualizzazione della giornalista che firma l’
articolo, Cristina Cossu, riguardo la possibilità di sfruttare le seguenti
risorse: “fondi europei e nazionali per i rifugiati gestiti dalle prefetture,
fondi per le aree interne destinati all’Alta Marmilla, il patrimonio edilizio
in disuso nei comuni interessati, i fondi per la creazione di cooperative
sociali”. ( http://www.ilprimatonazionale.it/
)
Commento di PianetaX - Tutto come io scrivo da anni. Prima la Casa Bianca ha
impiegato Beppe Severgnini dalle colonne del New York Times a tastare il polso
dell’opinione pubblica. Nessuno si è scandalizzato. Perché la Sardegna? Perché, essendo un’isola di emigrazione anziché viceversa, è poco multirazziale. Già Mussolini aveva
mandato nel nord dell’isola romagnoli e veneti allo scopo, ora il discorso è il
medesimo. C’è di mezzo il fatidico Capitolo 11 della Genesi come ho spiegato su
NEXUS 120. Considerazioni in breve:
Lo segnalo da tempo, che dal governo Monti in poi, noi non
abbiamo più le frontiere, nessuno può impedire a un clandestino di entrare e
rimanere, se vuole. Loro meschinamente
impiegano le entità fintamente al servizio dei più deboli: prelati massoni,
“pentastellati” e sindacalisti per perorare il progetto. Come ampiamente intuibile, i famosi “tagli agli sprechi”,
tanto reclamati da Renzi e Grillo, servono a finanziare il piano di
americanizzazione e distruzione dell’Italia. Come scrivo dal 2005, alla
fine si formeranno enclave di etnie varie simili ai campi rom in cui lo stato
svanisce cioè il Kossovo.
Infatti, i “migranti” faranno i “buoni” (come dicono a
Parma) fintanto che avranno tutto gratis.
Quando saranno costretti a pagare le tasse, faranno la secessione in men che non si dica accampando una scusa
qualsiasi (del tipo: il Wi-fi è lento). Un paese simile non può certo competere strutturalmente
con stati dalla forte identità e solidi culturalmente.
Ergo l’Italia è finita anche e soprattutto, direi, come paese ricco, fra i più ricchi al mondo.
Rassegnamoci. Ho scritto anche su questo sito che la
tassazione esosa sugli immobili mira a decrescerne il prezzo in modo tale da
renderli più accessibili agli immigrati, naturalmente dietro mutuo trentennale
gentilmente concesso da una banca compiacente.
Nessun commento:
Posta un commento
I COMMENTI RIPETITIVI, VOLGARI OD OFFENSIVI VENGONO RIMOSSI A DISCREZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DEL BLOG