“La
vera anima del POP è il paganesimo” – anonimo
I
cosiddetti concertoni POP sono solo le trasposizioni contemporanee di rituali
pagani? E’ evidente come ai concertoni della Pop Star di turno non si vada per
ascoltare musica. La resa acustica di uno stadio sportivo è pessima ed è quasi
impossibile modulare una soddisfacente amplificazione in ogni settore dello
stadio stesso. La musica inoltre è sovrastata quasi con continuità da voci,
fischi, applausi, rumori, cori …
L’adunata concertistica quindi risponde ad una domanda di partecipazione di massa ad un rituale effimero, una specie di coralità svilita (ed indotta dalla perenne e maledetta pubblicità) in adorazione di un idoletto (o gruppo di idoletti) pagano e miserevole. U2 o Utu Shamash?
Il sistema Pop è poi un’immensa e lugubre macchina economica. Tutto è prezzato e valutato, tutto è speculazione e guadagno. Spiace davvero vedere milioni di giovani attratti dal nulla ben mercificato, zompettare sbilanciati al ritmo fallace di una marcetta a 440 Hz. La pseudo comunione corale che si osserva è in realtà un moto di massa incontrollato, ben amministrato di chi muove le file dell’evento.
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