Invalido dopo
una vaccinazione anti-polio,
per la Cassazione deve essere risarcito
Adnkronos (estratto) - Un
bambino rimasto invalido dopo una vaccinazione. La sua vicenda si è conclusa
pochi giorni fa, con una sentenza della Cassazione, pubblicata il 1 febbraio,
che ha respinto il ricorso del ministero della Salute, stabilendo che il
giovane ha diritto a ricevere l'indennizzo previsto dalla legge 210 del 1992.
La vicenda è iniziata nel 1981 e ha
coinvolto un bambino di Vittorio Veneto che era stato
sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie. Il vaccino che
avrebbe scatenato la reazione sarebbe stato l'antipolio. "Purtroppo - spiega
al quotidiano l'avvocato Francesco Terruli, che ha patrocinato la famiglia -
hanno continuato a fare tutte le altre vaccinazioni. La conseguenza è stata un
ulteriore aggravamento che ha interessato il suo sistema nervoso e
immunitario". Dopo la diagnosi di encefalopatia epilettica con grave
ritardo psicomotorio e del linguaggio, il genitore del paziente, nominato
amministratore di sostegno del figlio, si è costituto in giudizio dinanzi al
Tribunale di Treviso contro il ministero della Salute per ottenere il
riconoscimento dell'indennizzo.
Il Tribunale ha disposto una consulenza tecnica che ha confermato il nesso di causalità tra le patologie insorte e le vaccinazioni, condannando il dicastero al pagamento dell'indennizzo previsto dalla legge 210/1992. Secondo il Codacons la sentenza stabilisce dunque "il diritto delle famiglie ad essere indennizzate nel caso in cui le vaccinazioni producano reazioni avverse e danni alla salute" e "apre ora la strada a migliaia di cause risarcitorie contro il ministero della Salute da parte di quelle famiglie che, per via delle nuove norme regionali e comunali, che impongono la vaccinazione per la frequentazione di scuole e asili, dovessero riscontrare reazioni avverse ai vaccini nei propri figli". Il Codacons, che afferma di aver ricevuto "centinaia di segnalazioni da genitori che denunciano danni da vaccino esavalente", invita le famiglie a rivolgersi all’associazione "per denunciare possibili reazioni avverse".
Il Tribunale ha disposto una consulenza tecnica che ha confermato il nesso di causalità tra le patologie insorte e le vaccinazioni, condannando il dicastero al pagamento dell'indennizzo previsto dalla legge 210/1992. Secondo il Codacons la sentenza stabilisce dunque "il diritto delle famiglie ad essere indennizzate nel caso in cui le vaccinazioni producano reazioni avverse e danni alla salute" e "apre ora la strada a migliaia di cause risarcitorie contro il ministero della Salute da parte di quelle famiglie che, per via delle nuove norme regionali e comunali, che impongono la vaccinazione per la frequentazione di scuole e asili, dovessero riscontrare reazioni avverse ai vaccini nei propri figli". Il Codacons, che afferma di aver ricevuto "centinaia di segnalazioni da genitori che denunciano danni da vaccino esavalente", invita le famiglie a rivolgersi all’associazione "per denunciare possibili reazioni avverse".
Considerazioni: i vaccini sono neurotossici, soprattutto se reiterati.
Chi ha subito danni deve essere risarcito. Si prevedono azioni di massa per
risarcimenti da danni da vaccinazioni. Domande: quanti sono gli esseri umani
danneggiati dalle vaccinazioni nel nostro Paese? Perché non sono resi pubblici
i dati su danni da vaccinazioni? Quali sono i benefici reali su base statistica
delle vaccinazioni in relazione al danno biologico che procurano? La verità,
pian pianino, emerge.
Esco fuori tema o almeno in parte riportando l'articolo del messaggero:
RispondiEliminahttp://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/terra_fuochi_morti_bimbi_camorra-2242279.html
Scie chimiche, rifiuti, vaccini, denaro elettronico, inquinamento elettromagnetico, deportazione etnica chiamata immigrazione, quanto impegno per distruggere quello che rimane del nostro paese.
Una cosa però non mi torna, perchè tanto odio? A cosa si deve tutto questo accanimento contro di noi, i nostri paesi, le nostre vite? Saluti
Ottima domanda, che mi sono posto molto spesso. Mi sembra che esista la necessità di inficiare le facoltà intellettive di quei popoli che sono più predisposti di altri al ragionamento astratto, all'uso libero dell'immaginazione, al rigore intellettuale.
EliminaOccorre ovviamente ed evidentemente aggredire non solo le proprietà intellettive ma anche il contesto entro il quale tali popoli vivono. Ecco allora gli attacchi agli ecosistemi ed alle forme di transazione ed alla società in generale.
Se osserviamo tutte assieme le forme di inquinamento ambientale note (chissà quali sono quelle ignote!) possiamo senz'altro riconoscervi una intenzionalità diretta a produrre inquinanti e quindi disagi che si ripercuotono direttamente sulla nostra psiche, in modo consapevole o meno che sia.
Chi desidera una popolazione umana sottomessa, imbelle e rassegnata? Ignara delle sue notevolissime possibilità creative?