“Inoltre
obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi
mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o
vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che
corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il
numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è
seicentosessantasei”
(Apocalisse 13:16-18)
Il
microchip a bioenergia inserito sottopelle con finalità di localizzazione e tracciamento, fino a
pochi anni fa, era oggetto di scherno dei saggi e veniva relegato nelle fantasie
paranoidi di qualche complottista visionario. Ora che alcune aziende del nord
Europa (un gigantesco ed inutile lager di lusso) lo propongono (od impongono?)
ai loro dipendenti, l’argomento diviene sorprendentemente reale ed inquietante. Le
masse del nord Europa lo assumeranno senza grossi problemi, abituate come sono
ad obbedire senza protestare ai dictat dei loro governi satanici. Da parte dei
manipolatori, basterà rendere il suo utilizzo seducente e ‘moderno’ per farlo
accettare anche alle popolazioni del sud Europa, un pochino più scaltre e
prevenute nei confronti dei loro propri sistemi di controllo. Il
microchip comunque, dopo questa inutile fase sperimentale, verrà imposto alla popolazione europea e statunitense con una scusa qualsiasi. Senza
di esso non solo non si potrà né vendere né comprare, ma non sia potranno far
valere dei diritti basilari quali viaggiare, farsi curare, ottenere uno
straccio di istruzione. Il
recinto si restringe sempre più, con l’acquiescente accettazione dementoide del suo stesso gregge.
Adnkronos
- Addio al badge, arriva il chip sottopelle. A lanciare l'idea è stata la
società belga di marketing digitale Newfusion che ha impiantato ad alcuni
dipendenti un chip sottopelle contenente i loro dati personali. Tale
microprocessore, grande quanto un chicco di riso, ha la funzione di 'tesserino'
di identificazione che consente di aprire porte o accedere al computer. Fino ad
ora sono otto i lavoratori che hanno accettato di inserire sulla mano, tra il
pollice e l'indice, l'innesto del microprocessore dal costo di 100 euro. Come
ogni nuovo strumento tecnologico, anche il chip sottocutaneo ha diviso
l'opinione pubblica tra favorevoli e contrari, tra coloro che lo considerano
un'importante innovazione tecnologica e chi, invece, lo boicotta valutandolo un
'marchio' per animali o oggetti.
E' quanto sta avvenendo con i contatori "intelligenti": li introdussero prima in Svezia, ora li impongono in Italia. Ho ricevuto la lettera in cui mi si comunica che dovrò far installare il contatore "intelligente" che irradia mortali campi elettromagnetici. Io mi opporrò, ma gli altri? E vai col liscio e con i tumori...
RispondiEliminaCiao
Ma si, lasciamoci irradiare! Chissà che non ne emerga un homo novus, dotato di poteri paranormali? Un novello spiderman oppure un hulk...
EliminaPrepariamoci ad abitare su di un pianeta sterilizzato e digitalizzato, privo di contenuti e senso. Ciao
Ciao landofw56 come ci si fa ad opporre ai contatori "intelligenti"? Nel mio condominio ordinano di metterli e non vorrei farli installare.
RispondiEliminaCiao Ron,
RispondiEliminanel seguente testo trovi dei consigli. Sono Zret.
http://www.terranuova.it/News/Ambiente/No-ai-contatori-del-gas-wi-fi-troppi-rischi