Bergoglio: “Gli Europei non sono una
Razza nata qui, hanno Radici migranti”
Maurizio Blondet - Il tema dell’immigrazione è sempre di strettissima attualità. Quello
dei rifugiati secondo Bergoglio “oggi è un problema di particolare rilevanza”
ma riguarda la storia dell’uomo: “L’uomo
è un migrante. L’Europa, oggi, è costituita da migranti che per secoli sono
arrivati nel continente” ha detto in collegamento con l’università Sophia
dei gesuiti a Tokyo. “Gli europei hanno
radici migranti”. “Gli europei non sono una razza nata qui in Europa e sono
europei. Hanno radici migranti”. Così ha detto “Francesco”.
Anzitutto: Gli europei non
hanno “una razza”, ma “una cultura”. Una cultura che uno stupido e
malvagio non capisce e disprezza; una civiltà che i suoi amici Pannella e
Bonino, coi loro numerosi complici e servi volontari, hanno ormai distrutto
quasi del tutto. Ma gli europei quella cultura l’hanno difesa per
millenni da ondate “migratorie” ostili.
Battaglia
delle Termopili e vittoria di Salamina (480 a.C.). Seconda
guerra punica contro Annibale (218-202 a.C.). Battaglia di Poitiers (732
d.C.). Secolare resistenza dell’Impero Bizantino contro i Turchi, fino alla
caduta di Costantinopoli (1453), quando l’imperatore Costantino XI
Paleologo rivestì l’armatura antico-romana con le aquile imperiali d’oro per andare a morire. Battaglia di Moàacs, 1526, dove il re Luigi
d’Ungheria e di Boemia col suo esercito magiaro si oppose al Solimano, e
morì in battaglia. Con lui scomparve nella mischia di voivoda di Transilvania
Zapolya. Primo assedio di Vienna (1529), dove 17 mila difensori
absburgici, con mercenari tedeschi, spagnoli e boemi ebbero la meglio sui
120 mila uomini comandati da Solimano il Magnifico.
Battaglia di Lepanto, 1571. Secondo assedio e battaglia di Vienna (1683), quando ormai i turchi avevano invaso l’intera Austria. Il cappuccino Marco d’Aviano, riuscì a radunare la lega militare di resistenza, vincendo i puntigli dei capi cristiani fra loro rivali. Fu grazie a lui che ai 18000 austriaci (e toscani e mantovani e veneziani) comandati dal Prinz Eugen (Eugenio di Savoia), da Varsavia il re Jan Sobieski unì suoi 30 mila polacchi, fra cui erano 3-5 mila cosacchi ucraini; il tedesco Giorgio Federico di Waldek apportò i suoi 19 mila svevi, bavaresi, franconi; l’elettore Giovanni Giorgio di Sassonia i suoi 9 mila sassoni – sicché l’Europa intera, di tutte le “razze”, si precipitò a battersi su quella breccia fatale che erano le mura di Vienna, per non rendere l’Europa turca (...).
Battaglia di Lepanto, 1571. Secondo assedio e battaglia di Vienna (1683), quando ormai i turchi avevano invaso l’intera Austria. Il cappuccino Marco d’Aviano, riuscì a radunare la lega militare di resistenza, vincendo i puntigli dei capi cristiani fra loro rivali. Fu grazie a lui che ai 18000 austriaci (e toscani e mantovani e veneziani) comandati dal Prinz Eugen (Eugenio di Savoia), da Varsavia il re Jan Sobieski unì suoi 30 mila polacchi, fra cui erano 3-5 mila cosacchi ucraini; il tedesco Giorgio Federico di Waldek apportò i suoi 19 mila svevi, bavaresi, franconi; l’elettore Giovanni Giorgio di Sassonia i suoi 9 mila sassoni – sicché l’Europa intera, di tutte le “razze”, si precipitò a battersi su quella breccia fatale che erano le mura di Vienna, per non rendere l’Europa turca (...).
E
adesso arriva lui a dire che gli europei non sono “una razza nata qui”. Evidentemente la “civiltà” cui fa riferimento, quella
dell’accoglienza, è quella di George
Soros; ed è lo stesso Occidente che, come ormai è comprovato, ha
armato, finanziato e sostenuto l’ISIS contro il legittimo governo
siriano, creando centinaia di migliaia di “Profughi” che sarebbero stati
volentieri a casa loro; quell’America, quella Francia e quella NATO che lungi
da combattere il terrorismo islamista, l’hanno creato e sostenuto.
E’ la
stessa “civiltà” che sostiene come “nostri valori” le nozze sodomitiche,
l’aborto, la droga, l’eutanasia – e li sta opponendo come dittatura
alla Polonia e Ungheria, mettendo due nazioni sotto accusa a Bruxelles –
l’individualismo edonista e consumista. Quella libertà che, come ben dice
Dugin, "ha privato l’uomo di ogni forma di identità collettiva".
L’obbiettivo ultimo del liberalismo è di eliminare l’umanità: si dà all’uomo la scelta di continuare a vivere o come cyborg, o come animale”. E invece di riconoscere in questo l’anti-civiltà, El Papa si unisce ai vandali distruttori della cultura, i Soros, le Bonino, Hillary Clinton. E’ a tal punto ignaro di cosa sia una civiltà, che rimastica pure malcotti pregiudizi biologico-razziali. Chi lo sa, magari ci rimprovererà di aver rubato la terra ai Neanderthal.
L’obbiettivo ultimo del liberalismo è di eliminare l’umanità: si dà all’uomo la scelta di continuare a vivere o come cyborg, o come animale”. E invece di riconoscere in questo l’anti-civiltà, El Papa si unisce ai vandali distruttori della cultura, i Soros, le Bonino, Hillary Clinton. E’ a tal punto ignaro di cosa sia una civiltà, che rimastica pure malcotti pregiudizi biologico-razziali. Chi lo sa, magari ci rimprovererà di aver rubato la terra ai Neanderthal.
Questo papa come tantissimi prima di lui, appartiene alla confraternita del serpente, di antica estrazione rettiloide sumera. Il Vaticinio(Vaticano) è la succursale per antonomasia di Babilonia. Il gioco che fa, è quello dei rettiloidi, che vogliono gestire il potere su tutto l'occidente. L'Italia purtroppo, è il punto cardine dei rettili. Siamo ancora sotto l'influenza della potentissima egregora romana. Se una salvezza ci sarà, verrà dal nord, e dai popoli slavi(che non son più schiavi). Nell'astrale infuria cruenta la battaglia fra Aldebaran e Draco per il predominio.
RispondiEliminaTutto questo, me lo son "sognato" la notte scorsa. ;-)
Come sogno mi sembra molto verosimile! Mi ricorda del golpe avvenuto pochi anni orsono in Polonia: con un malcelato incidente aereo venne decapitata la piramide di comando, che voleva allontanarsi dall'Europa rettiliana e denunciarne il funzionamento mendace.
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