E’ noto
come i veri razzisti, ossia quelli che distinguono gli esseri umani in base
alla loro peculiari caratteristiche somatiche siano gli stessi che si fregiano
del titolo auto-conferito di anti-razzisti. In una vera società antirazzista
infatti, tutti gli individui dovrebbero avere gli stessi doveri e gli stessi
diritti, ed invece il razzista/anti-razzista distingue. Lo stesso si potrebbe
dire per il femminista o l’anti-femminista, sull’adozione delle orride ‘quote
rosa’ e così via.
Il
vero problema quindi della deportazione coatta, definita eufemisticamente migrazione,
verso i lidi europei non è razziale ma identitario e culturale. E’ ovvio come il
problema non sia genetico! Il problema è che un territorio come quello europeo
(ed italiano in particolare) ricchissimo di storia e profondamente e totalmente
manipolato (nel bene e nel male) nel corso dei millenni dovrebbe essere
considerato un patrimonio inestimabile per tutta l’umanità e preservato con la
massima attenzione.
Dato
che non è possibile parlare di bene culturale senza inscriverlo nel suo
contesto di appartenenza sociale ed ambientale, cosa potrebbe accadere se in un
futuro assai prossimo la società dovesse cambiare radicalmente identità non in
modo naturale ma a causa di operazioni clandestine di ingegneria sociale come
quella della deportazione coatta in atto? Un'operazione molto astuta (il celebre piano Kalergi) per metter contro europei ed africani e medio orientali.
Voler
porre un freno alla deportazione di milioni di africani e medio orientali nei
lidi europei è pertanto un dovere soprattutto nei confronti di quelle stesse genti
che guardano all’Europa come ad un posto prospero e sicuro in cui vivere.
Ricordiamoci che anche facendo entrare decine di milioni di extracomunitari
bisognosi in Europa non si risolverebbe per nulla il problema del bisogno (per
fame o per paura) nel mondo ed anzi: dovendosi impegnare nello spazio interno,
i paesi non avrebbero più risorse da impiegare all’esterno, riducendo così gli
aiuti (e soprattutto l’esempio) verso i paesi più arretrati e bisognosi.
La
vecchia e decrepita Europa, con tutti i suoi pesantissimi problemi rappresenta
comunque ed idealmente una spinta verso l’uguaglianza, la partecipazione attiva, l’espansione
dei diritti fondamentali, il benessere condiviso, la ricerca intellettuale.
Sappiamo tutti che non è così nella realtà ma questo comunque è lo scenario e
la speranza verso cui muovono milioni di abitanti europei. Dovremmo chiederci
quanti siano i deportati che desiderino condividere questi ideali e stili di
vita per apportare un originale contributo attivo e positivo a questo stato di
cose.
Inutile
nascondersi dietro un dito: chi viene sbarcato in Europa è alla ricerca di un
terreno da sfruttare per approfittare del benessere acquisito dalle popolazioni
autoctone, per poi poter imporre i suoi usi e costumi, com’è ovvio nelle
intenzioni di un deportato. L’integrazione è solo un miraggio, clamorosamente
fallito, in special modo nei paesi che gli hanno dedicati i maggiori studi ed
attenzioni, come la Francia, il Regno Unito od i paesi scandinavi. Occhio
quindi all’anti-razzista, dietro di lui potrebbe celarsi un vero e pernicioso razzista.
DIETRO CI SONO MASSONI E SATANISTI CHE FANNO ENTRARE GLI IMMIGRATI IN FUNZIONE ANTICRISTIANA. LO SI CAPISCE ANCHE DAI CARTELLI IN INGLESE (LINGUA DEL nwo) ANCHE IN PAESI NON ANGLOSASSONI. BERGOGLIO È STATO IMPOSTO PER FORZARE L'AMERICANIZZAZIONE DELL'ITALIA SEMPRE IN FUNZIONE ANTICRISTIANA. COSE CHE IO SCRIVO DA MOLTI ANNI.
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