16/01/18

Il Razzismo degli anti-Razzisti


E’ noto come i veri razzisti, ossia quelli che distinguono gli esseri umani in base alla loro peculiari caratteristiche somatiche siano gli stessi che si fregiano del titolo auto-conferito di anti-razzisti. In una vera società antirazzista infatti, tutti gli individui dovrebbero avere gli stessi doveri e gli stessi diritti, ed invece il razzista/anti-razzista distingue. Lo stesso si potrebbe dire per il femminista o l’anti-femminista, sull’adozione delle orride ‘quote rosa’ e così via.

Il vero problema quindi della deportazione coatta, definita eufemisticamente migrazione, verso i lidi europei non è razziale ma identitario e culturale. E’ ovvio come il problema non sia genetico! Il problema è che un territorio come quello europeo (ed italiano in particolare) ricchissimo di storia e profondamente e totalmente manipolato (nel bene e nel male) nel corso dei millenni dovrebbe essere considerato un patrimonio inestimabile per tutta l’umanità e preservato con la massima attenzione.


Dato che non è possibile parlare di bene culturale senza inscriverlo nel suo contesto di appartenenza sociale ed ambientale, cosa potrebbe accadere se in un futuro assai prossimo la società dovesse cambiare radicalmente identità non in modo naturale ma a causa di operazioni clandestine di ingegneria sociale come quella della deportazione coatta in atto? Un'operazione molto astuta (il celebre piano Kalergi) per metter contro europei ed africani e medio orientali.


Voler porre un freno alla deportazione di milioni di africani e medio orientali nei lidi europei è pertanto un dovere soprattutto nei confronti di quelle stesse genti che guardano all’Europa come ad un posto prospero e sicuro in cui vivere. Ricordiamoci che anche facendo entrare decine di milioni di extracomunitari bisognosi in Europa non si risolverebbe per nulla il problema del bisogno (per fame o per paura) nel mondo ed anzi: dovendosi impegnare nello spazio interno, i paesi non avrebbero più risorse da impiegare all’esterno, riducendo così gli aiuti (e soprattutto l’esempio) verso i paesi più arretrati e bisognosi.


La vecchia e decrepita Europa, con tutti i suoi pesantissimi problemi rappresenta comunque ed idealmente una spinta verso l’uguaglianza, la partecipazione attiva, l’espansione dei diritti fondamentali, il benessere condiviso, la ricerca intellettuale. Sappiamo tutti che non è così nella realtà ma questo comunque è lo scenario e la speranza verso cui muovono milioni di abitanti europei. Dovremmo chiederci quanti siano i deportati che desiderino condividere questi ideali e stili di vita per apportare un originale contributo attivo e positivo a questo stato di cose.


Inutile nascondersi dietro un dito: chi viene sbarcato in Europa è alla ricerca di un terreno da sfruttare per approfittare del benessere acquisito dalle popolazioni autoctone, per poi poter imporre i suoi usi e costumi, com’è ovvio nelle intenzioni di un deportato. L’integrazione è solo un miraggio, clamorosamente fallito, in special modo nei paesi che gli hanno dedicati i maggiori studi ed attenzioni, come la Francia, il Regno Unito od i paesi scandinavi. Occhio quindi all’anti-razzista, dietro di lui potrebbe celarsi un vero e pernicioso razzista.

1 commento:

  1. DIETRO CI SONO MASSONI E SATANISTI CHE FANNO ENTRARE GLI IMMIGRATI IN FUNZIONE ANTICRISTIANA. LO SI CAPISCE ANCHE DAI CARTELLI IN INGLESE (LINGUA DEL nwo) ANCHE IN PAESI NON ANGLOSASSONI. BERGOGLIO È STATO IMPOSTO PER FORZARE L'AMERICANIZZAZIONE DELL'ITALIA SEMPRE IN FUNZIONE ANTICRISTIANA. COSE CHE IO SCRIVO DA MOLTI ANNI.

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