« Delle calende non me ne curo purché a san Paolo non faccia
scuro. »
Gli agricoltori
definiscono calende, un rito particolare che ancora oggi
non è andato completamente in disuso. Durante la notte di san Paolo
(oggi: il 25 Gennaio), i contadini devono esporre
all'aperto, dodici mezze cipolle identificate da un numero associato ai mesi
dell'anno, alle quali è stato aggiunto un pizzico
di sale. La seconda parte del rito consiste nel
verificare, la mattina seguente, in quale guscio il sale si è sciolto. Quindi,
a quel punto, diviene possibile formulare la previsione tanto attesa: il mese
abbinato al guscio con il sale sciolto sarà un mese piovoso, mentre quello con
il sale intatto risulterà asciutto. Non è un caso che il giorno di san Paolo
venisse anticamente chiamato "san Paolo dei segni".
Chissà cosa direbbero gli agricoltori del ‘500 se vedessero il cielo di
Roma oggidì: uno scempio chimico esteso, sin dalle prime ore dell’alba. Un’irrorazione
massiccia che ha alterato i valori di temperatura ed umidità: oggi a Roma si
circolava in maglietta mentre l’umidità sembrava assente. Chissà che gli avio/avvelenatori
non conoscano il rito di San Paolo dei Segni?
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