06/03/18

Ha vinto Renzi


‘Ha vinto Renzi’ non è un titolo ad effetto ma la verità sottesa a questa apparente tenzone elettorale. Se la sua mission di pochi anni orsono consisteva nel distruggere il blocco della sedicente sinistra italiana, rappresentato dal partito Demo(N)cratico,  impedire un cambiamento sostanziale della vita pubblica, risolvere i problemini del cosiddetto (guarda caso) ‘giglio magico’, e coprire la svendita del patrimonio industriale ed ambientale italiano, ebbene allora il suo percorso politico è stato contrassegnato da un successo dopo l’altro.


Con la sua aria surreale e macchiettistica è riuscito a smantellare il partito che rappresentava, con suo evidentissimo malgrado, riducendolo ad un mucchio di macerie da cui non si solleverà più, esattamente il ruolo che dovrebbe avere un segretario di partito. Non che gli italiani ne abbiano a che dispiacersi, tutt’altro: il PD era una forza strettamente conservatrice, popolata da nobilastri latifondisti, parassiti e burosauri di ampie vedute (le loro).


La disfida politica è una mera finzione. Le parti si contrappongono come i concorrenti di Sanremo o del campionato di calcio. La regia è sempre la stessa! L’importante è che il gioco vada avanti e che riesca ad ipnotizzare più menti possibile, che riesca ad incanalare l’energia degli esseri umani verso un percorso sterile, autoreferenziale ed inutile per il benessere individuale e sociale. Il potere infatti è alle loro spalle.


L’agenda per i prossimi anni è segnata e niente e nessuno potrà scalfirne la monolitica integrità. Godiamoci allora beati la terza repubblica, con la sicurezza che sarà uguale o peggiore delle precedenti. Godiamo nel vedere le stellette della brutta politica finire nel fango, sostituite da (spesso letteralmente) i loro sosia. L’Italia è stata svenduta a trance per pochi spiccioli, seguendo i diktat delle massonerie occulte transnazionali a cui tutti debbono obbedienza.

2 commenti:

  1. Adesso, oggi, l'unica disobbedienza possibile è il silenzio. Fuori però è un brulicare di rumori e luci colorate; dunque non rimane che rivolgersi al dentro e poi....in Alto.

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