Le tante varianti dello Yoga, nella loro espressione nello spazio e nel tempo, hanno alcune basi comuni. Una di
queste è il controllo delle funzioni vitali. Il respiro, l’eiaculazione, il
battito cardiaco…è possibile, tramite lo yoga, espandere la mente cosciente
fino ad invadere campi propri degli automatismi vitali o comunque del fluire
spontaneo delle funzioni biologiche.
Dopo una giornata
di pesanti irrorazioni biochimiche clandestine (scie chimiche) è possibile
notare la dissoluzione dei cumoli. Laddove era prevista pioggia abbondante ci
si ritrova con una coltre sterile, un’aria disseccata, un silenzio tombale. Il
giorno seguente, sempre caratterizzato da irrorazioni clandestine, arriva infine una
pioggia automatizzata: tre ore di pioggia battente, regolare, uniforme e
monotona.
Così come quindi lo
Yoga - pratica introdotta in occidente dai satanisti inglesi - le scie chimiche impediscono un flusso naturale, in
questo caso, dei moti atmosferici; riducono la casualità a zero o quasi,
impedendo di fatto la correttezza di ogni previsione metereologica che si basi
ancora sulla fisica dell’atmosfera e non sulle volontà di questi
moderni dittatori, tanto potenti ed elusivi quanto vigliacchi e subdoli.
Yoga e scie
chimiche (con i corollari delle armi emissive a terra) sono due pratiche che tendono al
controllo e all’automazione, al dominio della volontà cosciente sui moti
naturali, all’eliminazione della naturalezza. Sono pratiche assimilabili nel metodo, se si
tengono a mente queste finalità.
Credo che il fine ultimo delle scie chimiche - lo stesso obiettivo delle altre poderose operazioni di modellazione della biosfera in corso - sia quello di automatizzare la vita sul pianeta terra, rendere il tutto previsto e prevedibile, ridurre le moltitudini di possibilità ad un solo unico paradigma, freddo e onniscente.
Credo che il fine ultimo delle scie chimiche - lo stesso obiettivo delle altre poderose operazioni di modellazione della biosfera in corso - sia quello di automatizzare la vita sul pianeta terra, rendere il tutto previsto e prevedibile, ridurre le moltitudini di possibilità ad un solo unico paradigma, freddo e onniscente.
Questo obiettivo, oltre
che di profonda ignoranza, è frutto di una follia antiumana, la stessa mentalità che
inietta sadicamente vaccini/veleni negli infanti o che distrugge i fragili
equilibri genetici di piante e animali. Inutile dire che sarà l’anima a dover
fronteggiare tutto ciò perché sarebbe lei la prima ad allontanarsi da un
pianeta ridotto in modo ridicolo ad un circuito stampato.
Ogni individuo è, e lo sarà sempre più, posto di fronte ad un bivio: integrarsi (nel senso letterale del termine) oppure emanciparsi e condurre la propria meravigliosa ed imprevedibile lotta verso la libertà.
Ogni individuo è, e lo sarà sempre più, posto di fronte ad un bivio: integrarsi (nel senso letterale del termine) oppure emanciparsi e condurre la propria meravigliosa ed imprevedibile lotta verso la libertà.
Non sono daccordo con te. Lo yoga e' un'apertura (se usato con coscienza serve per esoandere la coscienza ordinaria) , le scie chimiche sino una "chiusura",nel senso che tappano. Non vedo alcun senso nel tuo nesso sinceramente
RispondiEliminaDove la vita è improvvisazione e movimento, lo Yoga è controllo e fissità. Occorre riconoscere alti natali allo Yoga (Shiva) ma anche essere lucidamente critici verso i suoi innumerevoli lati oscuri.
EliminaE' uno strumento , dipende da come viene usato come tutto. Certo che puo essere pericoloso ma cosa non lo e'? Anche andando in bicicletta ti puoi ammazzare ma non te la prendi con la bici o sbaglio?
EliminaNon si può negare l'origine magico esoterica nel mondo occidentale dello Yoga, così come ritengo sia impossibile ignorare i suoi tanti lati oscuri. Quelle opzioni di controllo, contrarie al libero fluire della vita mi hanno portato ad accostarne i risultati alle disumane pratiche di geoingegneria clandestina con le dovute differenze ovviamente. Si tratta solo di una similitudine legata al tema del controllo.
EliminaComunque hai ragione tu e lo Yoga potrebbe palesarsi come uno strumento di liberazione. Occorre però massima consapevolezza e coraggio per ricondurne le pratiche nell'alveo di una serena e gioiosa pratica umana, analizzandone con cura gli aspetti più ritualistici e strambi.
EliminaParecchi anni fa, spinta da una Conoscente, andammo a lezioni di yoga. La “maestra” era molto competitiva, anche se Vegetariana, e dopo uno sgarbo la mandai a beppe grillo. Ho sempre pensato che lo yoga sia un trucco per tenerti fermo...a vacca...L'unica cosa giusta che predica è il RESPIRO. Tutto respira finché è vivo, ma vive MENTRE respira, non da fermo ! Dicono che l'universo si espanda...non si espande: RESPIRA...la Terra a 8 Hz, gli altri pianeti non so...saranno come ogni Animale, sia Gatt*, Can*, u-man* e tutti gli altri, ognuno con un suo carattere e personalità e colore. Da Atea, prego solo Sorella Natura quando piove troppo. Dopo 10 minuti che mi sono raccomandata di NON ESAGERARE, Lei si quieta. Sempre. Scientificamente. Purtroppo funziona solo con la Pioggia. Mi contento, meglio che niente ! Andasse oltre le scie chimiche “coloro” dovrebbero farle ingoiare ai loro figlioletti preservati dai vaccini.
RispondiEliminaParole condivisibili. Pensare allo Yoga con un sorriso rasserenante e compiaciuto è come parlare di Monsignor Begoglio con voce edulcorata e definirlo con grande eufemismo papa Francesco. Lo Yoga ha molti lati oscuri a cominciare dalle sue origini.
EliminaNon riusciamo ad emergere da ritualità che non ci appartengono. Ognuno di noi cerca la salvezza dentro sistemi o paradigmi mentre dovrebbe cercare solo dentro di se stesso. Troverebbe grandi sorprese inattese.
EliminaCiao Ghigo se lo yoga attraverso la respirazione ti aiuta a renderti consapevole del tuo corpo e delle emozioni racchiuse in esso diventa uno strumento di consapevolezza non di automatismo.
RispondiEliminaCerto Fabio, lo Yoga è un sistema planetario pieno di saggezza. La mia è anche una relazione provocatoria. Occorre però restare sempre vigili e consapevoli. Ciao
EliminaInteressante
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