"Per molto tempo,
abbiamo vissuto con l'illusione che le nazioni prospere potessero elevare il
tenore di vita dei paesi poveri. Quell’illusione era solo un pezzo di
propaganda infernale. L'obiettivo era sempre lo sfruttamento di quelle nazioni:
la loro terra, le loro risorse, il loro lavoro."
('The Underground', Jon Rappoport)
('The Underground', Jon Rappoport)
Cominciamo con questo argomento:
La paura
dell'individualità viene dal timore che un essere umano, vitale e libero dalle catene, possa creare qualcosa in grado di smascherare la bufala titanica della
collettività e del gruppo; il timore che un individuo possa creare qualcosa di
innegabilmente grande e diverso e, di conseguenza, mettere la società umana
collettiva nella sua giusta prospettiva.
E così l'individuo è
chiamato a sacrificarsi sull'altare del gruppo: questa è la direttiva.
Il contro-forza è
l'individuo che usa la sua mente razionale, la sua immaginazione e la sua forza
creativa per superare questo lavaggio del cervello sociale.
Il primo passo è
capire che non si è necessariamente una parte del grande Blog collettivo.
Così la maggior parte
delle persone nelle cosiddette "democrazie" non vedrebbero più le
cose in questo modo. Avrebbero di che obiettare. Avrebbero da rivendicare che non
sono rispettate "le esigenze di tutte le persone". Avrebbero da affermare
che nessuno ha il diritto di elevarsi al di sopra degli standard delle masse.
E "le
masse", ora si riferiscono alle frontiere spalancate in Europa e, come in
America, all'afflusso di un gran numero di persone in fuga da altre parti del
mondo.
Molte di queste
persone sono immigrate (oppure deportate con la forza? ndt) nella speranza di ottenere la sopravvivenza economica,
nelle loro nuove case. Si aspettano di usufruire dei programmi di assistenza
governativi. Questo non è un melting pot. Si tratta di una vasta estensione del
Welfare State, in cui le esigenze dei singoli non hanno posto. Nessun posto per
nessuno.
Stereotipi sono
all'ordine del giorno. "A quale gruppo appartieni? Che razza sei? Quale
etnia? Quali sono le vostre lamentele e richieste?"
Sulla superficie,
questo vasto programma sembra essere di natura umanitaria, ma niente potrebbe
essere più lontano dalla verità.
L’obiettivo è seminare il caos nelle nazioni d'Europa.
Perché? Perché il globalismo,
come ogni schema delle elite nella storia del pianeta, vive del motto:
"Ordine dal Caos."
Creare il caos, poi
andare ad imporre un controllo più serrato, per "risolvere il problema". Muto contro muro,
sorveglianza militarizzata della polizia, decimazione della libertà di parola.
In questa atmosfera, è
molto facile per l'individuo dimenticare ed essere stato messo da parte con il
suo potere e la sua visione unica del futuro, la sua capacità di inventare il
futuro.
E' molto facile per
l'individuo rinunciare alla razionalità ed alla logica come oggetti inutili di
un'epoca passata e semplicemente affondare al livello di una creatura ‘stimolo-risposta’. Ma se ciò accade, che
cosa rimane? Niente.
Durante secoli di
lotte, l'Europa ha intrapreso una missione per accrescere la libertà
individuale, contro ogni previsione, e ci sono state alla fine molte vittorie. Ora, vi è il pericolo che
tutto ciò, sparisca.
Se la liberazione
dell'individuo da parte dello Stato e della Chiesa è visto oggi come una mera
fantasia, un vecchio sogno, una vecchia menzogna della storia, una vecchia
illusione, allora il futuro è girato a favore dei maestri globalisti e del loro
programma di controllo di massa.
Vi è però un jolly nel
mazzo. Le mega-imprese europee, che sono oggi parte integrante della rete
globalista, scopriranno presto che la loro base di consumatori si andrà
restringendo. In breve, ci sarà un punto in cui queste società non potranno
espandersi vendendo i loro prodotti sul mercato. Troppo tardi, le corporazioni non
si rendono conto che non sono spendibili nel piano diabolico dei globalisti.
Chi sarà uno dei
vincitori? Il Vaticano.
La Chiesa romana ha
sempre capito che i loro giorni migliori sono quelli in cui la povertà aumenta.
La gente può tornare così a forme più antiche di speranza e disperazione. La
gente, a quel punto, può essere controllata con facilità.
Non commettendo
errori, le dichiarazioni umanitarie di questo Papa sono solo una storia di
copertina che oscura la vera ambizione della Chiesa: floridezza in un momento
di crisi.
Più a lungo la crisi
dura, meglio è. La visione di una diffusa povertà come condizione permanente è
il sogno bagnato della Chiesa. E porta loro giorni di gloria.
Al suo centro,
l'intera operazione globalista ha lo scopo di rendere l'individuo, come credono
che sia: impotente. Se e in che misura
questo programma riesce, non è nelle mani di un gruppo. E' nelle mani dell'anima
dell'individuo stesso.
È per questo che il
mio lavoro, negli ultimi dieci anni, si è concentrata sempre di più sull'individuo,
sulla sua potenza, la sua forza vitale, la sua mente, la sua immaginazione, la
sua unicità.
Il futuro è in palio.
Sarà il grande fiume della libertà individuale e del potere individuale, che è stato
rosicchiato per secoli, in una grande lotta, come la sostanza del futuro, o sarà il
prossimo secolo un devolvere in un unico grande miscuglio collettivo planetario, insensato
e di scarto?
Jon Rappoport
Jon Rappoport
Un'analisi molto lucida in cui, caso più unico che raro, l'autore vede un attrito tra gli interessi del Capitale (per usare una parola cara a Marx) ed obiettivi dei globalizzatori che non sono capitalisti, ma maghi neri.
RispondiEliminaCiao
Si, è una riflessione interessante. Non so quanto sia reale però, capitale e stregoneria sono andati sempre molto d'accordo ... ciao
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