La
crosta terrestre è sempre in movimento ed il suo continuo mutare forma è segno
della sua vitalità. Secondo la teoria geologica ufficiale, intere macroregioni
del pianeta si rigenerano in continuazione, secondo un lento ma inesorabile
andamento. In questi ultimi tempi però si osservano in grande aumento, fenomeni
prima desueti o del tutto sconosciuti. Uno dei più eclatanti è quello dei
sink-hole, le voragini di forma prevalentemente tronco conica o cilindrica che
si aprono (o sarebbe meglio dire appaiono) nel giro di pochi minuti, in zone
remote del mondo oppure nel bel mezzo di carreggiate, negli incroci di città
popolose, nella steppa siberiana, in Cina, in Messico, in Germania, in Guatemala ...
ovunque.
Tutto
il pianeta ne è interessato (in rapido aumento, così come confermato dalle
statistiche delle case d’assicurazione), soprattutto da una ventina di anni a questa parte.
La loro forma regolare lascia pensare concretamente ad una loro origine
artificiale. Si tratta probabilmente di sistemi d’arma di ultima generazione,
comparsi proprio in concomitanza alla pratica intensiva delle scie chimiche, all’apparizione
funesta dei crop-circle ed all’uso generalizzato del fracking. La realtà operativa
di questo tipo di armi tettoniche è stata tral'altro confermata da alcuni personaggi appartenenti agli
alti livelli del regime.
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