Il
Governo statunitense, seguito a ruota dai suoi servi italiani, sta portando a
termine una battaglia contro la cosiddetta disinformazione in rete. Al gruppo
dei censori si aggiunge ora l’enigmatico ed inquietante Mark Zuckerberg, il
sedicente fondatore di Face-Book, uno dei più potenti mezzi di tracciamento e
controllo sociale degli esseri umani.
Mentre
i media di regime ci inondando letteralmente di notizie false e tendenziose, la
caccia alle streghe vuole evidentemente sospingere l’informazione popolare in
un cantuccio per poterla individuare, denigrare ed infine sradicare. Ovviamente il
dubbio teorico di cosa sia corretta informazione e cosa non lo sia non ha
sfiorato i paladini del regime.
Si
cercano scuse per imporre una censura ancora più severa e di semplice utilizzo
di quella attuale, coinvolgendo in questa sordida operazione addirittura la pubblica opinione. Si cerca di impedire che vengano diffuse in modo
incontrollato notizie vere, come quelle relative al cosiddetto ‘pizzagate’: la
scoperta di un nugolo di pedofili cannibali e satanici molto vicino al governo
ed in particolare al nutrito staff della Clinton.
La
censura comunque esiste già, non illudiamoci. Innanzitutto come autocensura,
ossia la paura di pensare liberamente e di prendere in considerazione visioni
alternative della realtà che potrebbero far traballare le propri certezze
imposte. Esiste poi la censura operata con i mezzi dell’intimidazione
giudiziale: denuncie, querele ed esposti, con tutto il loro corollario di beghe
burocratiche e spese legali. Infine esiste anche la censura di tipo illecito, tramite
l’impiego di stalker e mezzi di disturbo vari, fino alla violenza fisica ed
alle minaccie.
Con
la battaglia alle ‘fake news’ quindi si desidera soprattutto diffondere la
sensazione di democraticità e legalità, di una classe politica posta
ingiustamente sotto assedio dai ‘complottisti’ e che si erge a difensore psicologico
dei suoi sudditi, ritenuti evidentemente incapaci di pensare, di farsi un’opinione
personale, di discernere il grano dal loglio.
Purtroppo
per loro però la verità possiede una forza superiore a tutti i loro sforzi.
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