Vi
ricorda qualcosa? A me si. Il lavoro salariato, con le sue mille leggine e
regolamenti altro non è che un’astuta forma di controllo totalitario delle
masse, spacciata come diritto fondamentale.
Mi sarebbe piaciuto vivere in un paese con una costituzione che
considerasse la tutela dell’individualità e della persona umana nella sua sorprendente molteplicità come priorità assoluta ed invece quella italiana
promuove l’inserimento dell’individuo nella costrizione biblica del lavoro.
Quel lavoro che le massonerie globaliste (capitanate peraltro da illustri personaggi fancazzisti e pervertiti) hanno sfruttato per i loro loschi scopi privati.
Il
lavoro salariato non concede spazi alla riflessione, all’auto-individuazione, a
relazioni sociali elettive. Sottopone inoltre l’individuo alla gerarchia
innaturale dei raccomandati e degli sfruttati, innescando un ciclo di emozioni
negative quali l’invidia ed il rancore. Un mio conoscente, dirigente statale,
mi ha confessato di considerare il proprio ben remunerato lavoro come ergastolo.
Possiamo comprendere perché.
E’ la
massoneria che ha creato l’Italia che ha composto la nostra costituzione
capestro, inneggiando ad essa come ‘la migliore del mondo’. Sappiamo che non è
così, come sappiamo ben riconoscere i motti di quella massoneria operativa,
anche nel nostro presente:
...a
proposito ma aggiungere anche ‘fratelli’ sarebbe stato troppo diretto e
compromettente? Infine, possiamo definire ad oggi il governicchio Gentiloni come il peggiore della storia repubblicana? Non che i precedenti avessero spiccato per qualità, ma con un governo di transizione non eletto non si poteva forse fare peggio.
A scuola si studiano sempre i soliti eroi italiani, non ne escono mai di nuovi, da ricordare: Enrico Toti, Pietro Micca..., ma pietro grasso non gli assomiglia per niente.
RispondiEliminaForse solo per una qual fratellanza...
EliminaMarx docet...
RispondiEliminaDobbiamo ammettere come la fase analitica sia ineccepibile.
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