Mestamente, c’è
poco da commentare: le immagini parlano da sole. Occhi onniveggenti, fattezze rettiliane, inquietanti sculture. La Chiesa di Roma degli ultimi anni abbraccia un’estetica
che suscita timore ed irrequietezza, ben lontana da una austera semplicità,
più adatta ad una confessione intima, pauperistica e profondamente spirituale che farebbe piacere rilevare.
L’ostentazione della simbologia satanico/rettiliana è ormai una consuetudine
in vari settori della comunicazione. Stupisce però vederla associata a luoghi
che in teoria dovrebbero rifiutarla ed addirittura combatterla. Lo sappiamo
però: il fumo di Satana è entrato in Vaticano ed a dircelo è stato uno dei papi
più discussi ed inquietanti della storia recente della Chiesa di Roma. Alla sua
algida memoria è dedicata la sala Nervi, quella delle udienze papali,
raffigurata nelle fotografie.
IMMAGINE SPECULARE DEL CRISTO RISORTO DI P. FAZZINI
Questo palesamento
della propria natura come profondamente legata agli stilemi massonico/satanico/rettiliani
è tutto sommato un’azione di sincerità ed onestà intellettuale e per questo in
fondo apprezzabile. Sembra che la foga di rivelare la propria appartenenza e sottomissione
al disumano sia un’esigenza insopprimibile di questi tempi ultimi, prossimi ad
una stordente e gelida epifania termoplastica. Il nemico, in fondo, è meglio distinguerlo
da subito.
OPERA RELIGIOSA DI P.L. NERVI (SAN GASPARE A ROMA)
E' come scrivi, questi sono i tempi ultimi, prossimi ad una stordente e gelida epifania termoplastica. Da dire anche che 'tempo ultimo' non implica l'imminenza della fine, anzi, tutt'altro. Sembra invece davvero imminente l'epifania termoplastica di cui dici. Mi era sempre sfuggito il dettaglio dell'interno della sala Nervi.
RispondiEliminadei tempi ultimi si parla qui:
RispondiEliminahttps://pianetax.wordpress.com/quaderni-dalla-terra-piatta/