tiscalinews - Un
reportage dell’autorevole periodico americano The New Yorker ha portato
alla luce il fenomeno del Survivalism di cui fino ad ora non si sapeva nulla. I
miliardari della Silicon Valley si stanno preparando per l’apocalisse. La paura
però non riguarda solamente le catastrofi naturali come The big one, il
terribile terremoto che prima o poi si abbatterà sulla California, ma anche
fenomeni dovuti all’uomo come pandemie, bombe sporche e rivolte sociali
innescate dal rapido impoverimento di vasti strati della popolazione.
Si teme la
rabbia di chi sarà sostituito dai robot
Secondo il
cofounder di Linkedin, Reid Hoffman, gli imprenditori e i manager della
Silicon Valley sanno non solo che il mondo è diventato un posto poco sicuro ma
anche che la tecnologia, ed in particolare l’intelligenza artificiale, nei
prossimi anni distruggerà milioni di posti di lavoro. Il timore è che i nuovi
poveri per rabbia possano rivoltarsi contro di loro.
Acquisto di
fattorie in zone rurali e bunker
Indipendentemente
dal fatto che le cause siano naturali o umane si potrebbe dunque arrivare ad un
temporaneo collasso della civiltà analogamente a quanto avvenuto con la fine
dell’impero romano che ha lasciato il mondo in balia dei barbari per un certo
periodo di tempo. Molti manager stanno comprando fattorie e terreni in posti
rurali che considerano sicuri anche al di fuori degli Stati Uniti come per
esempio la Nuova Zelanda. Ma esistono anche luoghi blindati come il Survival
Condo Project nei pressi di Wichita, in Kansas, costruito riconvertendo un
deposito di missili. La struttura sottoterra ospita appartamenti
superaccessoriati, piscina e una zona ospedaliera con sala odontoiatrica e
chirurgica. Il progetto è stato ideato da Larry Hall, ex guru dell’informatica,
che non ha avuto nessuna difficoltà a vendere rapidamente tutti gli spazi
abitativi.
Nei bunker
riserve di acqua, cibo e armi
Nei rifugi sono
stipate riserve d'acqua, cibo, pannelli solari per l’approvvigionamento
energetico e armi per la difesa personale. Alcuni come il Survival Condo
Project sono già pattugliati da guardie armate (nella immagine di sotto
l'ingresso presidiato da un vigilante). Nei social network stanno proliferando
gruppi di discussione chiusi dove i survivalist si scambiano informazioni e
consigli sui luoghi più sicuri dove costruire i rifugi e su come
attrezzarli.
Interventi
chirurgici precauzionali
Tra le misure
precauzionali rientrano anche gli interventi chirurgici come quello agli occhi
che ha fatto il 33enne cofounder e Ceo di Reddit, Steve Huffman. Il motivo è
molto semplice: in un futuro devastato da tumulti sociali o disastri ambientali
occorrerà avere una visione perfetta perché trovare lenti e occhiali potrebbe
essere complicato.
Nella Silicon
Valley il fenomeno riguarda già oltre la metà dei miliardari
Fobie di pochi?
Non proprio. Secondo il cofounder di Linkedin Reid Hoffman già oltre la metà
dei miliardari della Silicon Valley sarebbero pronti per affrontare
l’apocalisse della civiltà e il fenomeno ormai è diffuso non solo in California
ma in tutte le zone degli Stati Uniti ad alta concentrazione di ricchezza come
per esempio Wall Street. Paure fondate o solo un modo per spendere i milioni di
dollari accumulati negli ultimi anni e dare un senso alla ricchezza? Solo il
tempo ci potrà dare una risposta.
Questi della silicon valley hanno mezzi e denaro ma fondamentalmente sono dei “nerds”. Pronipoti ancor più degeneri dei loro bisnonni scomposti sparatori d’indiani e di bisonti. Vadano pure a vivere nelle loro oasi militarizzate, condurranno in ogni caso esistenze tristi. L’oasi di questi tempi sintetico-crepuscolari al culmine della crisi potrà essere solo interiore. Qui siamo solo di passaggio. Un saluto
RispondiEliminaLa loro esistenza, in caso di vera emergenza, sarà comunque breve. Meglio assistere al disastro oppure lasciar perdwere subito? Ciao
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