Quella del
riscaldamento globale di origine antropica è un astuto pretesto per imporre un controllo serrato dell'economia mondiale. Non a caso il
suo maggiore e noto araldo è uno dei tanti pupazzi del sistema, il granitico Al
Gore. La mole di dati
climatici di origine incerta, rende impossibile farsi un quadro del reale
andamento delle temperature nel globo. Nonostante la discesa in campo di noti
centri accademici ed eminenti scienziati non è infatti possibile ottenere dati
inequivocabili, in grado di far luce sulla consistenza o meno del cosiddetto
riscaldamento globale.
Tanta incertezza ha suggerito all’establishment
scientifico di modificare la sua definizione in ‘cambi climatici’ onde
permettere maggiore elasticità nell’affrontare la delicatissima questione e non fare troppe figuracce.
Appare chiaro inoltre
come si assista ad un’enorme pressione politica sulla vicenda che è tutto
quindi, meno che un problema scientifico. Si tratta di un assunto considerato decisivo
per le politiche di controllo, a livello mondiale, delle economie interne di
ogni paese. E’ una specie di dogma da utilizzare, così come il peccato
originale o come un’accusa di eresia, onde poter procedere all’inquisizione
finanziaria ed alle procedure di limitazione produttiva tramite embargo,
boicottaggio o pesante tassazione nei confronti dei paesi eretici.
Il riscaldamento
globale di origine antropica quindi, anche se inesistente, deve per forza
essere tenuto in piedi come un feticcio dalla scienza di regime così come la
presenza delle inesistenti armi chimiche di distruzione di massa di Saddam
Hussein dovevano essere utilizzate per poter procedere alla distruzione del suo
regime.
La scienza
ufficiale obbedisce supinamente a chi la foraggia. E’ la stessa scienza
ufficiale che effettua la diagnosi di psicosi per gli affetti dal morgellons,
oppure che tuona contro chi sconsiglia le vaccinazione compulsive della
popolazione mondiale. E’ la stessa casta degli scienziati di regime, che
impedisce il riconoscimento di cure alternative a gravi patologie.
Le attività
antropiche sono ininfluenti sull’andamento del clima planetario, perlomeno
quelle fatte alla luce del sole. Non sappiamo infatti quale sia l’impatto sulle
temperature degli immani sistemi d’arma in uso, composti da apparati terrestri
(haarp), satelliti ed il loro corollario nefasto delle scie chimiche. Secondo
noti esponenti politici e militari, il controllo del clima è una tragica realtà
da almeno 30 anni. Trattandosi però di un’operazione clandestina, non
disponiamo di dati diretti sull’ammontare di energia dispersa per questo tipo
di operazione dai sistemi d’arma citati.
Non ci resta che
osservare ed ipotizzare quale sia l’impatto antropico clandestino sul clima,
tentando di unire a tale ricerca l’influsso della nostra stella (il Sole) che
proprio in questi decenni sta mostrando comportamenti assai anomali, sempre dando
fede ai dati delle fraudolente ed asservite agenzie spaziali.
E’ difficile
quindi se non impossibile comprendere la portata di un sistema così vasto e con
così tante variabili, molte delle quali occultate, come quello del clima
planetario. Sembrerebbe plausibile però che il paventato riscaldamento globale si
sia arrestato da oltre 20 anni. Appare inoltre evidente come i fenomeni metereologici
si siano intensificati nello stesso arco di tempo, probabilmente grazie all’uso
militare dell’energia della biosfera e del pianeta tutto.
Il riscaldamento globale è ovviamente una balla, casomai è vero il contrario...
RispondiEliminaAnch'io propendo per il contrario, accanto ai fisici russi. La Cia è di un altro avviso.
EliminaLa Cia non è certo scientifica...
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