L’intervento
degli Anunnaki (gli Elhoim biblici) sul pianeta Terra è stato davvero
rivoluzionario. Dalla ingegneria del territorio e delle acque, alla genetica di
tutta la biosfera sino ai dettagli della vita sociale umana, tutto è stato elaborato,
rimaneggiato, progettato ex-novo.
Il giudizio sul
loro intervento complessivo è davvero arduo da emanare perché non conosciamo
quasi nulla dello stato precedente del pianeta. Possiamo solo immaginare uno
stato di natura semplificato con la presenza di forme di vita limitate ma
imperiose, il tutto accompagnato dall’occhio vigile dei nostri antenati umani,
più alti, più forti, meno raggirabili, forse più fieri.
Un insegnamento
perduto quindi potrebbe essere ricercato nelle memorie pre-anunnaki, pre-cabalistiche,
quando ancora l’umanità presiedeva alla conquista del pianeta in gruppi coesi,
multidisciplinari, all’incanto del presente e del futuro.
Quella genuina
ingenuità perduta, accompagnata dalla fierezza e da una sensibilità accesa
sempre vigile. Così ci immaginiamo la vita del pianeta prima dell’avvento degli
anfibi ed ambivalenti (nei nostri confronti) anunnaki, una stirpe guerriera e
conquistatrice, dai connotati sfuggenti ma dalla bramosie prettamente
materiali.
La corruzione
dell’uomo primitivo è probabilmente opera loro, l’introduzione delle
stregonerie sumero/egizie anche. Quelle ritualità che ancora oggi affaticano
inutilmente il potenzialmente libero cervello umano.
Il mito dell'età dell'oro o di Saturno forse allude a quel tempo antecedente l'avvento degli scaltri Anunnaki.
RispondiEliminaCiao
Che l'origine del male sia semplicemente quella della venuta degli anfibi cornuti? Forse semplifichiamo troppo. L'impatto di quella stirpe aliena però è stato devastante. Ancora oggi i sistemi di controllo dell'umanità rispondono alle loro impostazioni iniziali sumero/egizie. Ciao
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