Per
comprendere quali e quante siano le menzogne che i sistemi ci propinano,
occorre abituarsi ad osservare gli eventi da un punto di vista individuale e
contrario. Occorre innanzitutto tempo ed un minimo di acume per potersi
concentrare su un aspetto della cosiddetta realtà per cominciare a considerarlo
nel dettaglio, attingendo a più fonti possibile. Dapprincipio,
non è neanche necessario cercare le voci contrarie all’ufficialità perché la
verità è sotto gli occhi di tutti.
Prendiamo
ad esempio due clamorosi falsi della nostra storia recente: le missioni Apollo
e l’11 Settembre. Basta visionare l’ingente materiale fotografico e
videografico disponibile, alla luce del maggior numero di dati ed informazioni,
per rendersi conto che le cose non sono andate come la narrazione ufficiale
voleva farci credere. Una
volta compreso come l’ufficialità sia nelle condizioni e nelle intenzioni di
mentirci, il gioco è fatto. Tutto crolla.
Adottando
questo nuovo punto di vista, viene a cadere il rapporto fiduciario tra
istituzioni ed individuo. L’individuo è più libero. Ci rendiamo conto di come
sia possibile e facile raggirare l’essere umano, soprattutto se si possiede il
controllo diretto e totale dei mezzi di comunicazione di massa a cui i popoli letteralmente
si abbeverano senza rendersi conto di quello che ingurgitano.
Tornando
all’oggi, prendiamo ad esempio l’affaire vaccinazioni forzate. Avendo adottato
il nuovo punto di vista, una volta appurato che le istituzioni che ci hanno
mentito sono sempre le stesse e possono farlo di nuovo, come possiamo fidarci?
Chi può giurare che lo stato si adoperi solo per tutelare la salute e gli
interessi dei singoli individui? Domande retoriche con risposte lapidarie: non
possiamo, nessuno.
La
verità è sotto gli occhi di tutti, basta osservare la realtà dal corretto punto
di vista. Occorre anche essere disposti a perdere le cosiddette sicurezze che
avevamo prima, quelle menzogne in fondo contribuivano a disegnare attorno a noi
un sistema fallace, mendace, ignobile e velenoso ma pur sempre rassicurante e
semplice da capire. Chi è disposto ad uscirne per assaporare la purezza
salvifica della verità? Chi è disposto a recuperare i saperi perduti che i recinti
carcerari ci hanno nascosto?
Dopo
un comprensibile stato di angoscia infatti, il nuovo punto di vista permette di
avventurarsi al di fuori dell’angusto recinto psico/sociale indotto, procedendo
verso saperi inaspettati e soprattutto utili, per noi stessi e per chi ci sta
intorno. Buona avventura, per chi ha il coraggio di viverla. Per gli altri che
preferiscono il recinto mi dispiace davvero. Il coraggio non è di tutti. Sarà
per la prossima reincarnazione…
Condivido ogni lettera. Ciao Ghigo.
RispondiEliminaOttimo, già ripubblicato. Molto efficace.
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