31/05/17

Punto di Vista


Per comprendere quali e quante siano le menzogne che i sistemi ci propinano, occorre abituarsi ad osservare gli eventi da un punto di vista individuale e contrario. Occorre innanzitutto tempo ed un minimo di acume per potersi concentrare su un aspetto della cosiddetta realtà per cominciare a considerarlo nel dettaglio, attingendo a più fonti possibile. Dapprincipio, non è neanche necessario cercare le voci contrarie all’ufficialità perché la verità è sotto gli occhi di tutti.


Prendiamo ad esempio due clamorosi falsi della nostra storia recente: le missioni Apollo e l’11 Settembre. Basta visionare l’ingente materiale fotografico e videografico disponibile, alla luce del maggior numero di dati ed informazioni, per rendersi conto che le cose non sono andate come la narrazione ufficiale voleva farci credere. Una volta compreso come l’ufficialità sia nelle condizioni e nelle intenzioni di mentirci, il gioco è fatto. Tutto crolla.


Adottando questo nuovo punto di vista, viene a cadere il rapporto fiduciario tra istituzioni ed individuo. L’individuo è più libero. Ci rendiamo conto di come sia possibile e facile raggirare l’essere umano, soprattutto se si possiede il controllo diretto e totale dei mezzi di comunicazione di massa a cui i popoli letteralmente si abbeverano senza rendersi conto di quello che ingurgitano.


Tornando all’oggi, prendiamo ad esempio l’affaire vaccinazioni forzate. Avendo adottato il nuovo punto di vista, una volta appurato che le istituzioni che ci hanno mentito sono sempre le stesse e possono farlo di nuovo, come possiamo fidarci? Chi può giurare che lo stato si adoperi solo per tutelare la salute e gli interessi dei singoli individui? Domande retoriche con risposte lapidarie: non possiamo, nessuno.


La verità è sotto gli occhi di tutti, basta osservare la realtà dal corretto punto di vista. Occorre anche essere disposti a perdere le cosiddette sicurezze che avevamo prima, quelle menzogne in fondo contribuivano a disegnare attorno a noi un sistema fallace, mendace, ignobile e velenoso ma pur sempre rassicurante e semplice da capire. Chi è disposto ad uscirne per assaporare la purezza salvifica della verità? Chi è disposto a recuperare i saperi perduti che i recinti carcerari ci hanno nascosto?


Dopo un comprensibile stato di angoscia infatti, il nuovo punto di vista permette di avventurarsi al di fuori dell’angusto recinto psico/sociale indotto, procedendo verso saperi inaspettati e soprattutto utili, per noi stessi e per chi ci sta intorno. Buona avventura, per chi ha il coraggio di viverla. Per gli altri che preferiscono il recinto mi dispiace davvero. Il coraggio non è di tutti. Sarà per la prossima reincarnazione…

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