Anche
il più sprovveduto auditore dei media di regime si sarà reso conto dell’estrema
torbidezza dell’affaire vaccini in Italia. Dopo le purghe dei medici dissidenti
(inquisizione) si è passati alle indagini su vaccinazioni mimate ma
mai effettuate. Le regioni interessate sarebbero due al momento ma si immagina
una diffusione del fenomeno assai maggiore.
Alcuni
operatori sanitari, in accordo con le famiglie dei piccoli pazienti, avrebbero
evitato di iniettare le vaccinazioni obbligatorie compulsive previste,
inscenando una falsa vaccinazione, in modo da ottemperare all’obbligo previsto
in modo formale e virtuale.
Ciò
accade nelle regioni con un livello di consapevolezza più elevato della media,
con una popolazione mediamente più preparata ed attenta ai risvolti individuali
delle pratiche mediche di massa. Non tutti gli operatori sanitari se la sentono
di impersonare il ruolo del Kapò vaccinale,
imponendo ciecamente i diktat 'sanitari' del regime unico senza ascoltare le volontà dei nuclei
familiari di esseri umani incapaci di intendere e di volere (data l'età) e che, probabilmente, una volta divenuti grandi avrebbero
volentieri evitato le vaccinazioni compulsive, imposte peraltro da un regime morente,
infido e deludente, sotto tutti i punti di vista.
UN ROGO DEGLI ANABATTISTI
Esistevano gli anabattisti (perseguitati a morte) che non imponevano il battesimo ai minori (nella sorprendente analogia tra battesimo e vaccinazioni infantili), esistono anche per fortuna gli ana-vaccinisti che non desiderano essere partecipi del possibile e probabile scempio del sistema immunitario di un bimbo e che non se la sentono di iniettare una caterva di sostanze tossiche (note ed ignote) nel corpo di un innocente ed inconsapevole essere umano.
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