31/03/19

Il Battista diviene San Giuseppe


Nel movimento 5 stelle c'è qualcosa di surreale e liturgico al tempo stesso. Sappiamo della sua genesi oscura, della sua dirigenza ereditaria e dell'originalità dei suoi adepti. Conosciamo i suoi mantra, dal celebre (ed ormai risibile) 'honestà, honestà', sino al tipico 'noi siamo diversi' eppure, nonostante le sue caratteristiche naif, qualcosa di detto movimento ci sfugge. Se consideriamo la curiosa esperienza terrena di Di Battista forse, possiamo comprenderne meglio le dinamiche più sottili.

Ex parlamentare e infaticabile conferenziere, ora vaga in località remote del sud America. Le ultime notizie lo danno allievo di un improbabile corso di falegnameria, con la compagna e il figliolo. Tutto ciò appare surreale e posticcio. Sfuggono le motivazioni delle sue gesta se non considerate in un quadro d'insieme mediatico e ritualizzato. Sembra un'agiografia pagana, un curriculum vitae liturgico, un'autocelebrazione mistica ed eroica, frutto probabile di sceneggiatura per la 'deificazione' di un futuro candidato.

Magari così non è. Si tratta solo di scelte individuali non comprensibili da osservatori profani. Resta il mistero della fede grillina verso un ideale artificiale, artefatto ed ineffabile perché relegato nei meandri celebrali del misticismo e della fede, appunto. Una tensione irrazionale verso la perfezione spirituale sintetica. Oppure, semplicemente, solo un'ansia di modernità insopprimibile, un usuale percorso senza ostacoli verso il nulla.


5 commenti:

  1. Qui gatta ci cova. Mi ha sorpreso molto che, quando dopo essersi distinto come valido personaggio all'opposizione rinunciò di punto in bianco a candidarsi come ministro dopo la vittoria nelle elezioni. Sembrava che dovesse spaccare il mondo, ed invece... Ha mostrato una devozione sviscerata(e pure esagerata) per i due viscidi fautori del movimento ingannevole. Siccome ormai, non bisogna fidarsi più di nessuno, non è che la massoneria lo tiene al caldo per un prossimo nuovo inciucio? Tra poco crolla tutto, ne abbiamo la conferma giorno dopo giorno. E' diventato un gioco da ragazzi ormai per i pupari infinocchiare ex novo i cervelli inconsistenti della massa tronfia di nullità del popolo italiota.

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    1. Il Battista è in mano probabilmente alla massoneria giovannita che lo tiene in caldo (proprio come Varoufakys in Grecia) per un probabile cambio della guardia prossimo venturo a seguito di un qual crack finanziario per il logoro movimento 5 stalle. La deificazione del candidato è uno degli espedienti meno noti ma più utilizzati dai maghi neri della propaganda politica.

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    2. Di Battista è il no-strano Che Guevara sintetico, ottimo candidato plastificato per il nostro futuro automatizzato. Un leader possibile per un futuro inutile. Mi ricorda Casini per certi versi, forse meno scaltro.

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  2. Questi due bambocci rappresentano tutto il condensato di stupidita' radical chic italiota. Due buzzurri babbei della domenica che remano contro il loro stesso popolo per un po di "notorieta'". L'arrivatino che a scuola ti infamava e il perfettino alternativo che sa tutto(crede). Disgusto ai valori massimi per questi due rammolliti

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    1. Purtroppo dietro questi pupazzi si cela qualcosa di molto inquietante. Il Signor nulla e la sua congrega.

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