20/03/19

L'invasione delle Medicine


Jon Rappoport - Medical News Today riferisce che nel 2011 c'è stato un modesto aumento del numero di prescrizioni scritte negli Stati Uniti. L'aumento ha portato le ricette ad un totale di 4,02 miliardi. Sì, nel 2011, i medici hanno prescritto 4,02 miliardi di ricette per farmaci in America. Una media di circa 13 ricette per ogni uomo, donna e bambino. Si tratta di una nuova prescrizione ogni mese per ogni americano.

Sono sicuro che l'industria farmaceutica sta facendo scoppiare i tappi di champagne. Stiamo parlando di prescrizioni qui, non stiamo parlando del numero di pillole che gli americani hanno assunto. Inoltre non contiamo i farmaci da banco o i vaccini. La Farmacopea, in una conferenza del 2011 al British Museum, ha stimato che "il numero medio di pillole che una persona assume nel corso della sua vita nel Regno Unito è di 14.000." Questo è il risultato delle prescrizioni. Compresi i farmaci da banco, il numero di 14.000 si gonfia a 40.000 pillole assunte in una vita!

Quali sono gli effetti di tutti questi farmaci?

Guerre, pace, privazioni economiche, prosperità economica ... le droghe continuano a fare il loro lavoro, debilitando, rovinando e chiudendo vite. Molte fonti possono essere citate per confermare questa valutazione. L'8 gennaio 2001, il LA Times ha pubblicato un articolo di uno dei migliori reporter medici del settore, Linda Marsa: "Quando i buoni farmaci fanno del male". Marsa ha citato il ricercatore Dr. David Bates, che ha dichiarato che, negli Stati Uniti, ci sono 36 milioni di gravi reazioni avverse ai farmaci all'anno. Tutto ciò porta a un milione di morti per decennio.


La distruzione delle società da parte delle droghe mediche va ben al di là di ciò che alcuni chiamano "sovra-prescrizione". Questo non è solo un'inclinazione nella direzione sbagliata. Non sono semplicemente errori di giudizio aggravati dal numero di medici che dispensano medicinali. Questi sono tutti termini educati che suggeriscono che la situazione può essere corretta attraverso uno sforzo di buona volontà e giudizio migliore. Che non accadrà mai. I paesi del mondo vengono letteralmente aggrediti dalle compagnie farmaceutiche e dai loro medici di fanteria. È una guerra chimica.

Per iniziare a vedere la luce alla fine del tunnel, centinaia di milioni di persone devono aggiungersi ai ruoli di coloro che stanno già perseguendo una salute migliore attraverso mezzi naturali. Abbiamo bisogno di una ribellione totale contro la Farmacopea. Nemmeno i nazisti e il loro carissimo cartello, il mostro IG Farben, sognavano il giorno in cui i cittadini si sarebbero allineati e avrebbero chiesto di ingerire sempre più sostanze chimiche che distruggono la vita.

Nel caso in cui qualcuno pensi che la FDA, l'unica agenzia responsabile per certificare le droghe come sicure ed efficaci, ha "trascurato il problema", sotto "FDA, Why Learn About Adverse Drug Events." Troverete le seguenti dichiarazioni sul sito della FDA : "Oltre 2 MILIONI di ADR gravi [Eventi avversi ai farmaci] ogni anno; 100.000 MORTI all'anno." L'unica cosa che manca è: "E noi, la FDA, abbiamo detto che le droghe erano sicure."

1 commento:

  1. So che farmaco vuol dire veleno.
    Stavolta copio: https://medicinaonline.co
    Nell’uso comune il termine “farmaco” è diventato sinonimo di medicamento. Ciò è errato perché mentre tutti i medicamenti sono farmaci, non tutti i farmaci sono medicamenti.
    Etimologia

    La parola farmaco deriva dal greco ϕάρμακον (pronuncia “fàrmacon”), che vuol dire “rimedio, cura“, ma curiosamente la medesima parola significa anche “veleno“: ogni farmaco ha infatti un certo dosaggio che permette di ottenere il massimo risultato (ad esempio la massima diminuzione del dolore) in una data categoria di pazienti con il minimo rischio di effetti collaterali, ma – superato questo range specifico – ogni farmaco è un vero e proprio veleno, tossico e potenzialmente mortale. Ogni volta che il medico somministra un farmaco al proprio paziente, si assume quindi la responsabilità di fargli assumere un potenziale veleno ed infatti è sempre importantissimo valutare il rapporto vantaggi/svantaggi legato ad esso, oltre ovviamente alla valutazione di eventuali allergie alla sostanza. Scopo principe della farmacologia è proprio quello di ottenere principi attivi sempre più attivi, specifici e rapidi al più basso dosaggio possibile, ed allo stesso tempo dotati del minor numero di effetti indesiderati.

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