20/05/15

Elogio dell'Imprevedibilità


 
imprevedìbile agg. [comp. di in-2 e prevedibile]. – Che non si può prevedere: c’è stato un i. contrattempo; salvo i. mutamenti di programma; se non sorgono i. ostacoli, difficoltà, complicazioni; ha avuto una i. reazione. Con accezione più partic., di persona di cui non è possibile prevedere il comportamento, e del comportamento stesso, sorprendente perché impensato, vivace, o anche bizzarro, estroso, geniale: è un tipo i.; a volte, ha delle uscite davvero imprevedibili. Avv. imprevedibilménte, in modo imprevedibile, contro ogni previsione: ieri, imprevedibilmente, ha cambiato parere. (tratto dal Vocabolario Treccani)

“Gregor Samsa, svegliatosi un mattino da sogni inquieti, si trovò trasformato nel suo letto in un enorme insetto ripugnante. … “

Così l’incipit de ‘La Metamorfosi’ di Franza Kafka. La giornata di Gregor prenderà una piega inaspettata grazie ad una sorprendente metamorfosi notturna, associata alla sua attività onirica e quindi ad un suo profondo desiderio od esigenza inespressa.

La lettura de ‘La Metamorfosi’ avveniva ad opera di Kafka stesso, rivolto ad alcuni suoi amici cari, in un clima divertito, con lunghe pause dedicate al riso. La sottile ironia e la comicità con la quale Kafka leggeva e scriveva le sue opere si è purtroppo perduta nella tortuosa strada dell’esegesi critica, nel tempo.

L’imprevedibilità è una virtù che ha bisogno di essere allenata. Va anche disattesa affinché non diventi prevedibile. E’ un’occupazione indispensabile per sfuggire alle maglie del controllo elettronico che ci stanno calando addosso.

Dimentichiamoci la coerenza e l’immobilismo. L’essere umano è fatto per mutare e per utilizzare la sua immaginazione creativa. Stimolando l’aspetto ludico ed immaginifico della nostra creatività si raggiungono risultati inaspettati ed utili per ‘depistare’ il nemico: chi ci vuole proni, immobili, annichiliti.

L’imprevedibilità quindi assurge oggi a somma virtù. E’ una modalità esistenziale indispensabile per allentare il controllo e rendere il lavoro dei controllori più arduo, a meno che, lo ripeto, non divenga prevedibile a sua volta. La creatività è sempre imprevedibile. Deve essere anch’essa potenziata ed alimentata. L’ironia è infine un’arma sottile e sconosciuta ai controllori.

E’ questo il tempo di mettere in azione le nostre migliori capacità immaginifiche.
 

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