Dalla Redazione Tiscali:
Non si spengono le polemiche sul mancato intervento
delle forze dell’ordine contro i black bloc che il primo maggio hanno devastato
Milano infiltrandosi nella manifestazione organizzata da gruppi di “no Expo”
contro l’Esposizione Universale 2015. E dopo scambi di accuse fra politici e
ministri, oggi parlano gli agenti che venerdì scorso erano presenti sul posto.
"Ci sono stati dei momenti in cui tutti noi sapevamo che si potevano
prendere, fermare. Ma il funzionario ha detto no. Era un ordine e noi agli ordini
dobbiamo obbedire. Ci sono alcuni funzionari che i gradi sembrano averli vinti
con i punti delle merendine". Intanto il gip di Milano, Donatella Banci
Buonamici, ha convalidato gli arresti e disposto la misura cautelare in carcere
per le cinque persone fermate venerdì scorso.
Addestrati agli
scontri per niente - Feroce la
testimonianza di un agente di polizia in un'intervista: "ad un certo punto li
avevamo chiusi in una piazza. In quel momento i black bloc si potevano
bloccare, se ne potevano fermare parecchi. Bastava spostare un po' di uomini e
si potevano chiudere del tutto. È vero che avremmo sguarnito il presidio verso
la Scala, ma si poteva ridislocare solo una parte degli agenti", racconta
l'uomo, osservando che "già dalla vigilia si sapeva che l'orientamento era
di evitare il contatto a tutti i costi". "Fa rabbia vedere la gente
che piange perché ha il negozio distrutto. La gente che ti chiede perché non li
hai fermati", commenta l'agente. "Veniamo addestrati per fare queste
cose, ma se poi non le dobbiamo fare perché ci addestriamo?".
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