Batman VS Superman
N.T. - Ho visto il film Batman VS Superman. Sono rimasto
sorpreso dalla possibilità di un livello di lettura diverso e più profondo, che
la pellicola proponeva in modo trasversale, non molto celatamente. La cosa che
più mi ha sorpreso è stata la nuova interpretazione della figura di Superman.
Nel mio ricordo cinematografico, Superman era un super-eroe rivolto al bene in senso
molto pragmatico: i suoi interventi risolvevano problemi collettivi attraverso
una fisicità straordinaria in grado di confrontarsi con gli accidenti del mondo.
La natura super-umana del personaggio si "limitava" a questo: un
essere eccezionale nelle proprie capacità fisiche in grado di risolvere i più
gravi problemi dell'umanità attraverso i propri poteri.
Il nuovo Superman è diverso, non scende dal cielo
tra bimbi esultanti ed adulti speranzosamente plaudenti. Il Superman di questo film giunge a noi attraverso le
nuvole con una lenta discesa verticale avvolto in un alone di luce ed accolto
da un pubblico estatico osannante come in una scena mistica di manifestazione
divina (proprio come gli dei sumeri – ndr). Il superuomo si è trasformato in
divinità ed il suo rapporto con il mondo non è più quello di un eroe al
servizio dell'umanità ma di un Dio lontano che scende tra gli uomini per
accondiscendenza. In questo rapporto si inserisce la figura di Batman superuomo
senza poteri ma in grado di governare la tecnologia con l'abilità di uno
stregone. Solamente Batman (l’anticristo? – ndr) è deputato
all'incontro-scontro con il Dio Superman, solamente lui può assurgere a
mediatore salvifico tra un'umanità indifesa e la divinità.
Sembra quasi che in questa fase storica la necessità
degli Stati Uniti (e quindi dell'Occidente) sia quella di elaborare una nuova
mitologia fatta di personaggi mediatici. Un mito in cui la tecnologia ha il
ruolo centrale di mediazione tra l'umano ed il metafisico.
Un altro aspetto importante della narrazione è
quello in cui si stigmatizza il rapporto tra questa umanità indifesa ed il
potere economico. Non è certamente un caso che nel film, la figura dell'antagonista
sia rappresentata dal leader di una multinazionale denominata LEX–Corporation.
La potente company, rappresentazione totemica del male nella narrazione, è
identificata quindi con la legge. La legge però è l'economia: un amaro riferimento
alla ormai penetrante ingerenza delle dinamiche economiche nei confronti del
primo potere dello stato nelle democrazie occidentali ossia il potere
legislativo. La legge dell'uomo non è più quella che l'uomo si dà ma è quella
che l'uomo subisce a causa dei biechi compromessi tra classe politica e
potentati economici, complici le ormai degenerate dinamiche dell'economia di
mercato. Dinamiche di mercato ma non solo quelle.
In una scena visivamente
accattivante, gli autori del film fanno intravedere altre possibili
sfaccettature dell'orgia del potere: durante una serata organizzata dal magnate
proprietario della multinazionale, il protagonista (Batman) cammina in smoking
accanto ad una donna in abito da sera riproducendo perfettamente la scena
iniziale della festa altoborghese in Eyes Wide Shut. La citazione è
univocamente definita dalla colonna sonora che in quel momento si trasforma
puntualmente nelle note del valzer di Sostakovic utilizzato anche da Stanley
Kubrick nel suo film. Stessa scena, stesso messaggio: il protagonista in
smoking partecipa ingenuamente al festino di vip ignaro del fatto che quella
elegante e ricca società sia il portato di trame occulte e poteri deviati.
Anche qui il personaggio dovrà indossare una maschera e, trasfigurato,
confrontarsi con il mostro generato dalle dinamiche segrete di una classe senza
scrupoli.
In conclusione, Batman vs Superman rappresenta, in
seconda lettura, il tentativo di un affresco sull'attuale condizione del mondo
occidentale nel momento storico in cui il volto oscuro delle democrazie
comincia a palesarsi. L'uomo occidentale si barcamena tra fideismo tecnologico
e post moderna inquietudine mistica mentre il patto sociale democratico
dell'era moderna collassa sotto le sue stesse dinamiche fondative: pervasività
del potere economico ed esistenza ineradicabile dello Stato-ombra.
Analisi superlativa!
RispondiEliminaGrazie Giovanni, riferirò all'autore, chiedendogli anche se desidera o meno mantenere l'anonimato. Ciao
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