C’è un legame
forte e sotterraneo che unisce alcuni movimenti apparentemente distanti, nati e
cresciuti in questi ultimi decenni nel seno delle società occidentali. Quelle
società, giova ricordarlo, ove si possono godere di diritti e libertà che
altrove sono solo un miraggio ma dove comunque insiste un dominio assoluto di
tipo piramidale ed il sostanziale assoggettamento delle popolazioni ai principi
delle elite, imposti con il ricatto esistenziale ed economico ed una incessante
propaganda subliminale.
All’interno di
questo contesto, in piena grave crisi finanziaria, abbiamo assistito ad un
incessante fenomeno di propaganda a favore dei cosiddetti diritti delle
minoranze ‘sessuali’, morali, etniche o di regno. Mi riferisco ai movimenti
LGBT, oppure alle tantissime organizzazioni che assistono i cosiddetti profughi
nei loro paesi di accoglienza, a quelle che si adoperano per promuovere l’eutanasia,
l’espianto degli organi o l’estensione del diritto all’interruzione volontaria
di gravidanza, fino alle associazioni ambientaliste ed animaliste od a quelle
che tentano di far ridurre il debito pubblico nelle nazioni emergenti. A tali
movimenti fanno riferimento un’insieme eterogeneo ma compatto ed assillante di professionisti
dei media, intellettuali e personaggi del mondo POP.
Questi movimenti
si inseriscono in una visione trasfigurata della società degli uomini dove è comunque
il sistema a farla da padrone. Che sia quello di una Nazione, di un organismo
sovranazionale oppure un codice regolato da regole di mercato o parascientifiche
(soprattutto in campo medico-sanitario), i movimenti dei 'diritti' non li mettono
mai in discussione ma si vantano di operare su di essi una presunta pressione
morale affinché detti sistemi li riconoscano e si adoperino per accettare i
loro desiderata. Si tratta, con tutta evidenza, di un ignobile teatrino.
Una miriade di
onlus ed ong sono sorte in ogni paese occidentale per adoperarsi all’ottenimento
di questi ‘diritti’ togliendo preziose energie a movimenti leciti e spontanei
di vero dissenso ed ideazione di altre forme di vita associata, di sistemi realmente
e radicalmente alternativi a quelli attuali. Inserirei in questo elenco delle
associazioni para e pro statali anche i nuovi movimenti politici che si
fregiano del titolo di ‘antipolitica’ e che invece sono solo una valida spalla
per il prorogarsi all’infinito dello status quo.
Nella visione d’insieme
della società post umana del nuovo ordine mondiale non viene messo in discussione
neanche lo scientismo di fine secolo che ormai fa acqua da tutte le parti. Il credo
scientista è dato come un elemento a monte delle loro pretese. Questi movimenti
sono l’espressione del consolidamento finale di una società artefatta in cui il
libero pensiero è abilmente dirottato dai sistemi di controllo mentale, in uso
ormai da decenni, che sono stati adoperati per creare e poi imporre delle corsie
preferenziali per il pensiero umano, in cui sia racchiusa la massima
percentuale di possibilità previste, onde limitare fuoriuscite pericolose di
energie pure ed immaginifiche.
Di questa
impresa di rettificazione e digitalizzazione del pensiero umano, gran parte (immagino) è
stata svolta dai mega motori di ricerca e dai grandi portali della rete delle
reti: infernet. Di tali corsie
preferenziali infine ne è piena la televisione, quella sempre più grande finestra
ipnotizzante, aperta notte e giorno nelle case di ogni essere umano del
pianeta. Prologo ed epilogo di un’umanità piegata, superficiale e depistata attorno
a cui, la società del futuro, stringe i propri recinti sempre più invalicabili
e vicini.
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